Una
fiammata di spiritualità portata dal carisma dell’Unità
Un focolare temporaneo
Da tempo alcuni sacerdoti ai quali si sono aggiunti anche i Religiosi,
hanno pensato di poter accogliere la richiesta dei responsabili zonali del
Movimento dei Focolari del Pakistan per formare un focolare di sacerdoti e
religiosi che nel mese di luglio 2017 si sarebbe recato in quel territorio per
incontrare le diverse realtà ecclesiali lì presenti.
Il viaggio è stato
programmato e si è concretizzato con due sacerdoti: Don Daniel Farrugia,
sacerdote focolarino di Malta e P John Marconcini, religioso dei Missionari
della Consolata (IMC). Gli Incontri previsti da questo focolare itinerante
erano sostanzialmente tre: con i
sacerdoti, con i seminaristi e, infine, con i vescovi.
1.
Con
i sacerdoti
Venerdì 14 luglio dopo pranzo i 23 sacerdoti
e religiosi, che hanno partecipato al primo raduno di tre giorni alla
cittadella di Dhalwal che si trova a 200 km da Islamabad, sono ritornati nelle
loro casa. Dalle loro impressioni si avverte che si portano nel cuore questa
realtà che si è verificata lì e dicono che «le focolarine,
le volontarie e le famiglie della cittadella ci hanno circondato con tanto
amore e hanno creato un ambiente molto accogliente».
In programma, concordato insieme, prevedevo
la presentazione di un video di chiara sull'Unità, un secondo sulla Parola di
vita e Gesù Abbandonato. Infine, un tema sul Paradiso ‘49 accolto in profondità
e che si è rivelato come un momento particolarissimo e accolto con semplicità
dai sacerdoti.
Alcune loro impressioni:
Il vicario di Lahore ha detto che era venuto
con qualche pregiudizio, ma ritornava con una impressione ben diversa e
positiva dopo questi giorni insieme. Don Agostino uno dei primi sacerdoti
focolarini ha detto che questi giorni erano un rilancio nel Ideale. Don Sahzad
un giovane sacerdote vice rettore nel seminario minore che non trovando un
momento per stare con Gesù davanti all'eucaristia ha capito che poteva vederlo
nei fratelli. Don Noman, un altro sacerdote giovane, ha voluto ritoccare il
nome di questo raduno... "come in cielo così in terra..." mettendoci
queste parole "come nella
cittadella di Dhalwal così nella mia
parrocchia". Un giovane religioso francescano, che ha vissuto un momento
difficile per la sua vocazione ringraziava i focolarino per il supporto e l’attenzione
ricevuti da loro. Nonostante altri incontri che ha avuto prima di questo raduno,
ha voluto partecipare anche qui in questi giorni che per lui hanno avuto la
stessa atmosfera di Assisi, comprese le montagne che circondavano la
cittadella, e il contenuto dei discorsi di Chiara e ben altro.
2.
Incontro
con i seminaristi
Appena ritornati da questo incontro, abbiamo
incominciato subito a preparare il raduno per i 50 seminaristi e giovani
religiosi previsto dal 17 al 21 luglio. Essi arriveranno già domani nel pomeriggio
e in serata e rimarranno nella Cittadella Hope (speranza) di Dalwal per il loro
primo incontro.
Sono arrivati in 49 seminaristi e giovani
religiosi provenienti da diverse diocesi del Pakistan: 8 seminaristi dal
seminario maggiore, 26 seminaristi dai seminari minori dalle diverse diocesi e
un gruppo di 15 giovani religiosi (14 cappuccini e un Oblato di Maria
Immacolata). Per tanti era il primo contatto con il carisma dell’Unità di
Chiara Libich.
Il titolo dell’incontro suonava così: Change your heart; change the World e si
è svolto in un’atmosfera accogliente grazie alle focolarine e focolarini e tutti
quelli che fanno parte della cittadella, come le famiglie e le volontarie.
In questi giorni abbiamo meditato su quattro
punti fondamentali della spiritualità dell’unità, Dio Amore, la Parola di Dio,
l’Unità e Gesù Abbandonato. Un momento speciale è stato lo spazio dato alle
loro domande la mattina del terzo giorno.
Il venerdì mattina il vescovo di Karachi,
Mons Joseph Cutts, arrivato inaspettatamente la sera precedente, ha celebrato
la messa di ringraziamento conclusiva. Sono stati veramente giorni di grazia.
Dalle impressioni che alcuni di loro ci hanno
comunicato si nota che hanno esperimentato una presenza viva di Gesù:
Anees Mathew – Karachi: The
meeting for me was very enhance me and I learned many things. Brotherhood in priesthood is
very important for us, I heard here.
Shmaueni Naveed: St. Mother Teresa said that
it is not important that how much you do but it is important that how much you
do with love. It is not important that how much you give but it is important
that how much you give with love so have I am experience of this that whatever
you do you do with love as Chiara did in her life. It was great opportunity for
us that all the seminarians and young Religious were been at one place which is
the city of Peace and after this I felt fortunate that I have experience the
love of Christ with the focolare members and Rev. Fr. John and Fr. Daniel. So
please I will suggest you that continue this kind of activities for seminarians
and priest and religious.
Farhan Bhatti – Karachi: It was my first experience to be here in this
Focolare Family. And it was a wonderful experience. I learned many things from
this Family.
Sunil Safraz – Karachi: First
of all I ask you pardon for not having enough words to express thoughts about
amazing, wonderful and beneficial program. This meeting is a upturn of my life.
It has thought me to love God and my brothers and sisters. It has thought me to
spread love around.
3.
Con
i vescovi.
Dal 21-23 luglio 2017 i tre vescovi sono rimasti
insieme per due giorni a Dalwal. Erano Mons Joseph Arshad, arcivescovo di
Faisalabad, Mons Joseph Cutts arcivescovo di Karachi e Mons Victor Gnanapragasam,
vicario apostolico di Quetta.

Prima di partire i vescovi hanno voluto ringraziare
le focolarine e tutta la comunità per l’amore e lo spirito di accoglienza con i
quali li hanno accompagnati in quei giorni, augurando loro che questo
approfondimento continui e si ripeta con la presenza degli altri vescovi.
Dopo l’incontro siamo andati a Lahore accompagnando
Mons Joseph Cutts. Stiamo stati alloggiati al Renewal Centre. Al centro di
Lahore abbiamo incontrato Mons Sebastian Shaw, Archbishop of Lahore and Mons
Bennie, Bishop of Multan, invitati al focolare per la cena di addio da una
delle focolarine che lascia il Pakistan dopo 13 anni. Al mattino del Martedì, una
atmosfera semplice e familiare siamo stati invitati, con Fr Francis, con il
vescovo Bennie di Multan e il diacono Waqas in canonica del parroco di
Youhanabad per la colazione.