Palermo, 16 dicembre 2018

Un’ondata di vita promossa da sacerdoti consacrate e consacrati

Che splendido l’incontro quello dei religiosi l’estate
scorsa a Roverè (Verona) con grandi novità, tra le quali la presenza di un
gruppo di consacrate (fra cui una suora della mia parrocchia), quella di un
gruppetto di giovani consacrati/e, che, pur essendo alloggiati in una località vicina,
hanno avuto dei momenti comuni con noi. Poi, l’avvio ufficiale della rivista Ekklesia, che fonde insieme le due
attuali riviste Gens e Unità e Carismi, un progetto che è diventato una felice
realtà. Da ultimo, ma primo per l’importanza, l’approfondimento di alcune
pagine del Paradiso ’49 con una videoconferenza con Jésus Morán, copresidente
del Movimento dei focolari!
Nel giugno scorso qui a Palermo un giovane ed
entusiasta sacerdote del Burundi ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia, con
un incoraggiante riconoscimento: “summa cum laude”. La sua tesi trattava della
Chiesa burundese e la risposta che sta dando alle povertà indicate dal Concilio
Vaticano II. Erano presenti molti della Parrocchia palermitana dove svolge il
suo ministero ed altri del Movimento.
A metà luglio la visita al nuovo Vescovo di Cefalù,
la mia diocesi di origine, è stata per lui l’occasione per intrattenersi in
modo familiare con il Movimento dei Focolari della diocesi. Il fraterno
abbraccio e l’impegno di ricordarci reciprocamente nella preghiera sugellava
questo rapporto.
Un fatto importante, che ha lasciato il segno, è
stata la splendida visita di Papa Francesco a Palermo, avvenuta verso la metà
di settembre. Per noi fu l’inizio del nuovo Anno Sociale. In occasione del 25°
del martirio del Beato Pino Puglisi noi sacerdoti, religiosi e consacrate ci
siamo coinvolti nei preparativi e specialmente nella solenne e pur semplice
Concelebrazione al Foro Italico e nella Cattedrale dove eravamo a pochi metri
dall’altare con i seminaristi. I frequenti applausi al discorso del papa, la partecipazione
così emozionante alle sue parole tanto esigenti, sono stati per noi momenti
indimenticabili.
Successivamente abbiamo iniziato i nostri incontri mensili
in focolare coi sacerdoti, religiosi e consacrate secondo un programma che si
alternava: una volta sacerdoti e religiosi distinti, poi insieme con le
consacrate. All’incontro di novembre eravamo in 14, fra cui due nuovi arrivati:
uno del Madacascar e l’altro del Burchina Faso. In questo gruppo è passato
anche un Diacono di rito greco-bizantino. Inoltre, si è parlato anche del programma
di Sofia, del corso “Svegliate il mondo” e della rivista Ekklesia.
Attraverso le mie email periodiche raggiungiamo
un’altra decina di religiosi e consacrati presenti anche delle diocesi vicine
di Monreale, Trapani e Mazara del Vallo. Tanti altri venivano raggiunti con
lettere personali congiunte a quelle periodiche, firmate da P. Vincenzo
Ruggiero e dal sottoscritto.
Tra le
religiose del nostro gruppo sono avvenuti cambi e trasferimenti. Suor
Salvatrice, ex Superiora Generale, è andata a Loppiano e Suor Caterina è
partita per le Filippine.
Facendo visita con P. Vincenzo camilliano e a P.
Angelo Grasso salesiano che sono a Marsala, abbiamo incontrato anche P. Salvino
francescano conventuale del Centro P. Massimiliano Kolbe di Carini (PA). Ci
siamo proposti di fare insieme qualche ritiro sulla Spiritualità di comunione ad
alcune comunità religiose che lo hanno richiesto, e di lanciare qualche piccolo
segnale che riguarda più direttamente il movimento dei religiosi.
Ma
la realtà più significativa e più promettente, in riferimento all’Opera in loco,
ci è sembrata l’evoluzione interna della comunità oblata di Palermo col suo
sviluppo di ministero pastorale con i migranti. A fine settembre, infatti, è
arrivato P. Adriano, con la sua grande esperienza missionaria e formativa svolta
in Africa ed ora nominato Superiore della Comunità oblata di Palermo. Lui è l’Amministratore
Parrocchiale della nuova Parrocchia di S. Nicola da Tolentino, collocata nel
Centro Storico dove abita la gran parte dei migranti. Con lui abbiamo iniziato
l’Anno Sociale, mettendo in programma alcuni giorni di verifica e di progettazione
preceduti da mezza giornata di ritiro. Il clima della comunità religiosa è felicemente
migliorato, grazie all’entusiasmo e all’impegno di tutti di vivere l’amore
reciproco! Insieme e con lo stesso stile, stiamo mettendo le stesse basi nella
Parrocchia a noi affidata, mentre la ristrutturazione della abitazione attigua,
dove ci trasferiremo, è già a buon punto. Quindi, il passaggio dalla Parrocchia
di periferia, dove eravamo presenti da 16 anni, a qui sarà effettuato a breve.
Intanto
si lavora pastoralmente con tutta la parrocchia e con i vari gruppi etnici con
un progetto armonico, in unità e distinzione, e in accordo con le vicine
parrocchie gestite soprattutto da comunità religiose. Il Parroco di una
Parrocchia vicina, che è presente nei nostri incontri in focolare, è
particolarmente interessato a queste forme di collaborazione. Particolarmente
contento di tutto questo è don Vito, un docente nella vicina Facoltà Teologica
e collaboratore diretto del Vescovo! Un giovane oblato arrivato dello Sri
Lanka, successore del precedente cappellano degli srilankesi, è felice del
nostro progetto e, perciò, questa estate il nostro P. Sergio si è recato in Africa
per favorire il dialogo tra alcuni vescovi del posto con la nostra diocesi di
Palermo.
di Giovanni Fistaino
Oblato di Maria Immacolata
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