“Paradigma” di riferimento per il Movimento dei Religiosi
5 agosto 2016
Nel corso della
storia del Movimento dei Religiosi (MR) sono emersi alcuni elementi che, in
riferimento alle sue caratteristiche e iniziative, possono comporre una sorta di “paradigma” di riferimento
per i religiosi appartenenti all’Opera di Maria.
1)
Il fine specifico
L’orizzonte
carismatico dentro cui è collocato il MR è lo
stesso dell’Opera:
contribuire alla realizzazione dell’Ut omnes. Il MR ha infatti lo stesso fine specifico del Movimento dei Focolari così com’è espresso negli Statuti
Generali all’art. 6. Questo implica che in ogni iniziativa il MR
agisca sempre con tutta l’Opera e che anche
attraverso l’unità dei carismi, campo privilegiato dei religiosi dell’Opera,
tenda al “che tutti siano uno”.
2)
I componenti del
MR
Così come gli
altri Movimenti a largo dell’Opera hanno i loro destinatari (le famiglie per il
Movimento Famiglie Nuove, i giovani per Giovani per un Mondo Unito, coloro che fanno parte delle parrocchie per il Movimento Parrocchiale e il
Movimento Diocesano), anche il MR ha i suoi, ma essi non sono soltanto i religiosi, come
potrebbe sembrare a prima vista, bensì quelle persone che compongono una porzione di Chiesa e umanità “colorata” dai carismi.
2.1. Ne è una prova la
presenza, nel Regolamento del MR, dei laici legati ai carismi, sia all’art. 2
che all’art. 8. E lo prova anche
il fatto che oggi all’interno delle famiglie religiose il ruolo dei laici “permeati” dal carisma
specifico diventa sempre più determinante per la comunione con le famiglie religiose e per la
loro missione. Non è raro incontrare opere, che prima erano seguite da
religiosi, affidate a laici di Terz’ordini, Associazioni o Movimenti nati dal carisma dello
stesso fondatore. Papa Francesco nella lettera di apertura dell’Anno della Vita
Consacrata ha espresso questa realtà utilizzando il termine “Famiglie carismatiche”.

2.2. Un altro
motivo di carattere carismatico ci porta ad avere questa visione. Chiara, nella sua esperienza
mistica del ’49, ha “visto” una sorta di
icona della composizione dell’Opera di Maria: come in un “anfiteatro” gli Ordini
religiosi attorniavano le focolarine e i focolarini, a loro volta disposti
intorno a lei. In quella particolare visione, chi rappresentano i religiosi? Solo le
persone consacrate che a quell’epoca vivevano l’ideale dell’unità? O, a ben vedere, mostravano la
variopinta e molteplice presenza carismatica della Chiesa che si compaginava, e
si sarebbe nel futuro relazionata, con il carisma dell’Opera? Noi siamo per questa seconda
spiegazione.
3) Consacrate e Religiosi
Nell’Opera, ad
oggi, esiste il MR e il Movimento delle Religiose. Due realtà distinte, con propri
Regolamenti, i cui animatori sono le
consacrate e i religiosi delle
rispettive branche. Nelle realtà ecclesiali locali si va
progressivamente superando la distinzione: in tanti luoghi i responsabili diocesani
sono gli stessi, le organizzazioni dei Superiori Maggiori sono unificate, ma
soprattutto le iniziative sono comuni. Per esempio quelle celebrate all’interno
dell’Anno della Vita Consacrata, promosse dalla Sede Apostolica, sono state
uniche per le consacrate e per i religiosi. Anche le iniziative per i religiosi
e le consacrate nelle zone dell’Opera sempre più spesso sono comuni. È auspicabile, per
questo, un collegamento stabile tra le consacrate e i religiosi, sia nelle zone
che al Centro.
4) Contenuto delle iniziative del MR
Sulla base di
quanto fin qui espresso, dobbiamo intendere il MR come una realtà che propone
ai religiosi, ai laici legati ad un carisma e alle stesse famiglie religiose,
un percorso di comunione,
un cammino di relazioni trinitarie che procede
verso due direzioni: una verso la Chiesa e l’altra verso l’umanità.
4.1. Verso la Chiesa il MR mira, attraverso la comunione fra
i carismi, cioè il rapporto tra le famiglie religiose, e con le altre
componenti ecclesiali (Reg. MR art. 2), a rendere visibile - secondo alcune
espressioni di Chiara - il “Cristo dispiegato nei secoli”, “un Vangelo vivo”, o anche - secondo quanto afferma H. U.
von Balthasar - lo stesso profilo mariano della Chiesa.
4.2. Verso l’umanità il MR aiuta le famiglie
religiose a mettere al servizio la forza trasformante che scaturisce dai
singoli carismi nella loro reciprocità. Chiara, nel parlare del City-fest,
ebbe questa espressione: «Sarà la santità che penetra nella società»; ed Emmaus dice
che per questo progetto ognuno sarà un prezioso dono, i religiosi e le
religiose lo saranno «con i loro ricchi carismi, maestri nell’amare il volto
di Gesù negli ultimi».
5) Giovani religiosi
Nel corso della
storia del MR abbiamo constatato che i giovani sono sempre stati particolarmente
sensibili a questa realtà: sia i giovani vicini ai religiosi (tra i quali
alcuni hanno sentito la chiamata alla vita consacrata), sia i giovani religiosi
in formazione. Oggi, volendo promuovere la spiritualità di comunione e il
cammino ecclesiale della comunione tra i carismi, distinguiamo meno tra i giovani
religiosi e i Gen Re (coloro che sentono di impegnarsi
esplicitamente per l’Ut omnes): a tutti
diamo l’Ideale, lasciando che Dio susciti in alcuni di loro la vocazione
all’Opera.
6) Le strutture di
comunione dei religiosi
Gli organismi
dei Superiori Maggiori (in Italia CISM e USMI, in Spagna la CONFER, in Brasile
la CRB ecc.) rappresentano
strutture di comunione fra i diversi Istituti; come tali vanno sostenute con
quello spirito di unità che anima la branca dei religiosi, ponendosi al loro
servizio. Proponiamo a queste Conferenze il nostro aiuto privilegiando il ruolo
di “lievito”. Vogliamo contribuire per dare un'“anima” a queste
strutture ecclesiali.
7) Strumenti e
“spazi” offerti dall’Opera di Maria
Per realizzare
quanto scritto fin qui l’Opera di Maria, nel suo insieme, offre ai religiosi strumenti e “spazi” necessari:
7.1. Fornisce le basi culturali, spirituali ed esperienziali
per procedere nel cammino della reciprocità (punti della spiritualità e aspetti
- così come l’individuazione di essi in tanti documenti del Magistero) e per
sviluppare la cultura dei “mondi” di Umanità Nuova e le Inondazioni. Il Centro “Evangelii Gaudium”,
nato a Loppiano, ed il Corso per animatori e formatori “Svegliate il Mondo”
si pongono come mezzi privilegiati in questa prospettiva;
7.2. Favorisce le relazioni all’interno del MR attraverso la
condivisione di doni e frutti che nascono dalla vita dei carismi. È qui che si situa
il ruolo della rivista “Unità e Carismi”;
7.3. Offre occasioni di contatto con
gli altri Movimenti a largo raggio, all’interno di
azioni comuni a favore della Chiesa e dell’umanità;
7.4. Dà la possibilità di fare l’esperienza della fraternità universale nelle Comunità locali dell’Opera di Maria, cellule vive composte da tutte le vocazioni che in
un dato territorio si sforzano di dare una risposta alle esigenze sociali.
8) Ecumenismo tra i
religiosi
Recentemente è
venuto in evidenza il dialogo ecumenico con i consacrati di altre comunità cristiane. Il
“Colloquio ecumenico”, promosso dalla CIVCSVA nell’ambito dell’Anno della Vita
Consacrata (gennaio 2015), ha dato il senso della necessità di impegnarsi su
questo fronte. Alcuni religiosi si stanno adoperando per incrementare rapporti
con istituzioni ecumeniche di consacrati in stretta relazione con il Centro dei
Religiosi, ma ciascun religioso della branca dovrebbe fare attenzione a
cogliere ogni piccola occasione per far procedere questo particolare dialogo.
9) Dialogo inter-religioso
Ci impegniamo nel promuovere contatti con monaci di
altre tradizioni religiose.
Il Centro dei Religiosi