2-9 gennaio 2017
Un viaggio con tante sorprese ...
e conferme!
Un viaggio con tante sorprese ...
e conferme!
Da Manaus a San Paolo

Mi accolgono all’aeroporto Jacob
Wasensteiner, un padre missionario pallottino tedesco, ma che è in Brasile fin
dalla sua formazione religiosa e da due anni vive al Centro Foco, Centro di
Spiritualità per i Religiosi della Mariapoli permanente intitolata “Ginetta”. Con
lui c’è p. Germano Van Der Maier, Verbita Olandese che vive in Brasile da una
vita si può dire, se consideriamo i suoi 84 anni di età e tutti gli anni trascorsi
lì percorrendo in lungo ed in largo quel paese. Ad attendermi c’era anche Luigi,
un focolarino sposato della Mariapoli.
Il
Centro Foco e una nuova segreteria per i religiosi del Brasile
I tre giorni successivi, che hanno
preceduto l’incontro-scuola per le Consacrate e i Religiosi, mi sembravano
giorni di passaggio e di semplice attesa, ma non è stato così, perché in realtà
sono stati giorni pieni di incontri significativi che hanno permesso di prendere
in considerazione il futuro della realtà dei religiosi aderenti all’Opera in
Brasile. Negli incontri di comunione intensa e prolungata con Germano, Jacob,
don Antonio, il responsabile dei Sacerdoti focolarini, e poi con Ronaldo e Cristina,
focolarini responsabili di quella Mariapoli, sono maturati tanti orientamenti
nuovi per la vita dei Religiosi stessi e per la loro presenza preziosa in
quella cittadella. Fino ad oggi, ad esempio, Germano, con la sua presenza al
Centro Fuoco, era stato il fulcro attorno al quale si articolava e si sviluppava
la realtà dei Religiosi. Attualmente, per l’accorpamento di tutte le zone brasiliane
in un’unica grande zona, si devono percorrere altre modalità: da una persona
promotrice, ispiratrice e animatrice attorno alla quale ruotava tutto, si passa
ad un insieme di persone, ad una “rete” di relazioni che, organicamente, “tengono
su” rapporti e contatti che mantengono uniti i Religiosi con i Carisma
dell’Unità custodito e offerto dall’Opera di Maria. In tal modo, questi Religiosi
portatori di un carisma e il Centro Foco, finora custodito da loro, diventerà
un luogo utile a disposizione di tutto quel “insieme” di Religiosi del Brasile,
ma anche dell’intera Opera che si estende in tutta quella zona.
Con grande gioia di tutti e con
gradualità si sono delineati questi orientamenti e così, dopo una serata
passata insieme con i Religiosi della Branca, si sono realizzati questi
passaggi di responsabilità del Centro Foco a Jacob. Inoltre, è stata accolta la
richiesta di affidare a p. Dionisio Foltran, Redentorista, la responsabilità
della Branca e del Movimento dei Religiosi, affiancato da una segreteria composta
da altri Religiosi. Detto e fatto! E così all’indomani la Segreteria era già
costituita e funzionante.
Un
primo incontro di Religiosi e Consacrate
L’incontro-scuola, cominciato lunedì
9 gennaio, è stato per la prima volta interamente vissuto dai religiosi con le
Consacrate. I due responsabili, p. Dionisio e suor Maria Ines Vieira Ribeiro
hanno preparato un bellissimo programma, visto con l’Opera. Il fulcro ruotava
intorno al tema dell’anno – Gesù
Abbandonato – e tutto il resto era in funzione della preparazione e
spiegazione di questo punto fondamentale. Sono state tante le esperienze di vita
e c’era una bellissima comunione tra i carismi (16 presenti) e tra le generazioni,
ma si avvertiva una bellissima armonia, soprattutto tra coloro che hanno aderito
da tempo al Movimento (una ventina circa) e tra i più nuovi, che erano più del
doppio (45) e davano un tocco di novità e di speranza.
Ho constatato che gran parte degli
elementi enumerati dal nuovo Paradigma per il Movimento, in questi giorni si
sono realmente manifestati attraverso una visibile e fattiva comunione tra i
Carismi e con l’Opera di Maria, nonché nell’Unità tra le Consacrate e i
Consacrati, tra i Giovani Religiosi e nell’effettivo e fattivo inserimento di
tutti i religiosi negli Organismi di Comunione. Suor Maria Ines, infatti, è la
presidente della CRB, (Conferenza dei Superiori Maggiori del Brasile), un unico
organismo nazionale che raggruppa in sé i consacrati e le consacrate. La presentazione
di questo Paradigma del Movimento in questo contesto, ha avuto una risonanza
straordinaria che ha colpito tutti i partecipanti perché, se consideriamo che le
Consacrate e i Religiosi nel Movimento dei Focolari non si distinguono per la
loro consacrazione, ma bensì per essere i portatori di un Carisma condiviso, ne
deriva che, per l’oggi della Chiesa e della Società, la sua importanza spinge
ulteriormente religiosi e consacrate ad essere promotori di un Movimento ben più
vasto che abbraccia le Famiglie Carismatiche, all’interno delle quali ci sono laici
e consacrati portatori di un medesimo carisma, che armonizza e arricchisce i
rapporti di comunione grazie al carisma dell’Unità.
Forse la stessa dicitura di ‘Movimento
dei Religiosi’ andrebbe ripensata, per orientarsi verso una espressione più
consona, che potrebbe essere: Movimento delle Famiglie Carismatiche?
Padre Salvo D'Orto. omi
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