Anche la Vita consacrata
è chiamata a riflettere
sul
Sinodo dei giovani
Nell’aula
magna dell’Università alfonsiama consacrate e religiosi studenti delle diverse
facoltà pontifice s’incontrano per conoscere e riflettere sul tema dei giovani:
Fede e discernimento vocazionale. Il loro interesse si è concluso con un reale
coinvolgimento. L’invito a ritrovarsi era partito da un gruppo di giovani
religiosi che s’incontrano regolarmente, e vi ha aderito un folto gruppo di
giovani studenti (ragazze e ragazzi consacrati) che studiano a Roma nel diversi
Collegi romani.
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P. Donato e Matilde |
Una breve panoramica dei giovani pervenuti ha rivelato
che non erano italiani: quindi una internazionalità ben rappresentata, mentre l’Italia
era presente, si e no, per il 7%. Oltre ai paesi di provenienza, anche le
famiglie religiose rappresentate erano numerose. Roma offre questa pluralità così
multiforme, ma prima d’ora non si sapeva come raggiungerli tutti.
Dietro a questa numerosa partecipazione c’è anche
qualcosa di misterioso. «Da mesi – ha affermato p. Donato Cauzzo camilliano –
pregavo per la buona riuscita di questo incontro ed è per me misterioso che
dopo tanto lavoro a volte arrivano solo una quindicina di persone, mentre,
invece, lavorando poco, ne arrivino tante».
Infatti, gli organizzatori sono rimasti scoccati e per
loro era strano veder arrivare un gruppo così numeroso di giovani, venuti a
conoscenza di questo incontro per vie impensate e a noi sconosciute, certamente
diverse da quelle che normalmente si conoscono. Dio chiama in modo imprevisto e
a noi spetta di tenere con gli occhi aperti per accoglierli tutti, specialmente
se ci si trova di fronte all’imprevisto.
Il programma in generale si è svolto così: all’inizio è
stata presentata brevemente un’esperienza di comunione di giovani consacrate e
religiosi dei diversi carismi), chiedendo a Matilde dell’Italia e a Daniel del Kenia di comunicare la loro esperienza e dire come sono arrivati a concretizzare la loro scelta di Dio e come l’Opera di Maria – Movimento dei Focolari li ha aiutati in questo. Il 90% di questi giovani non conoscevano il Movimento dei Focolari e le diverse iniziative che svolge. Solo dopo è avvenuta la presentazione di tutti in sala, ed infine la presentazione del Sinodo qui esposta.
Decisivo è stato l’argomento proposto dai vescovi sul Sinodo che ha attirato i Giovani: Fede e discernimento vocazionale. Nelle comunità religiose, ordinariamente non si parla di questo, perché si pensa che l’argomento non li riguardi e impegnerà i vescovi nel corso del loro Sinodo. I giovani, invece, hanno dimostrato interesse.
Sua Em. Card. Lorenzo Baldisseri |
A esporre l’argomento era stata invitata Federica
Vivian, la segretaria del cardinal Lorenzo Baldisseri, incaricato a presiedere
la segreteria dei Vescovi per il Sinodo. La sua preparazione e competenza si
sono rivelate inequivocabili, anche perché alle spalle ci sono anni di
esperienza sui sinodi. Essa ha accolto l’invito, cosicché attraverso foto e
filmati ha entusiasmato questi giovani religiosi su una realtà di cui erano
ignari. Inoltre, a Rome vive Leticia, una ragazza brasiliana del Movimento Gen
dei Focolari, esperta di mass-media. Lei è stata contattata e coinvolta da Federica
Vivian per comunicare con i giovani attraverso i social. La sua presenza è
stata per tutti una dimostrazione pratica e molto bella su come possono essere
coinvolti i giovani in questa iniziativa ecclesiale.
Per tutti, poi, anche per i più esperti, è stato un
vero aggiornamento ecclesiale. Lo dimostra il fatto che nel dialogo successivo
qualcuno chiedeva come poter esserne coinvolti. Gli è stato suggerito con molta
semplicità di scrivere al Cardinale per rendersi disponibile ed essere
coinvolto nella preparazione e svolgimento del Sinodo. Quindi fu consegnato a
lui e ad altri l’indirizzo per un primo contatto con la segreteria del
Cardinale.
Quest’esperienza – è stato detto – non è una
iniziativa sporadica, ma dietro c’è un continuità. A questo punto gli
organizzatori hanno parlato delle iniziative che si tengono durate le vacanze
natalizie e pasquali, informando che, chi è interessato, può lasciare i suoi
riferimenti per essere poi contattato per tempo. L’incontro, iniziato con l’accoglienza
intorno alle ore 15,00-15,30, è terminato, come previsto, intorno alle ore 18, …e
di esso continuano ancora le risonanze positive.
In conclusione, si può ben dire che i giovani di oggi non
amano più stare chiusi nelle loro case, ma amano stare insieme per conoscersi e
sono attirati dal rapporto con gli altri e dalla reciproca comunione, ma soprattutto
sono sensibili ai valori condivisi. E in questo il carisma dell’Unità dato da
Dio a Chiara Lubich può essere di aiuto, perché è una opportunità ed ha una
marcia in più. Quindi, non si deve esitare nel proporlo, basta avere come ampio
obiettivo il bene della Chiesa.
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