Cosa sta cambiando nella Chiesa sulle forme di Vita Consacrata ?
Nel saluto iniziale il Cardinal Prefetto ha detto: «Se da una parte la Chiesa ci assicura che tutte le forme di consacrazione vera sono un dono dello Spirito Santo per la vita di tutto il corpo ecclesiale, dall'altra abbiamo bisogno di criteri autentici per discernere quello che sta succedendo. […] È in questo contesto che se inserisce il nostro convegno». Tra i partecipanti erano presenti anche alcuni del Movimento dei Focolari, compreso il Centro dei Religiosi, da me rappresentato.
Fu un evento di grande importanza ecclesiale e lo dimostra la grande varietà dei partecipanti (Ordo virginum, Eremiti, Istituti Religiosi, Società di Vita apostolica, Istituti Secolari… e nuove forme che raggruppano Movimenti ecclesiali, Associazioni, Nuove Comunità) e le loro provenienze (venivano da tutti i continenti). Il tema all’ordine del giorno, poi, era di importanza cruciale: “Consecratio et consecratio per evangelica consilia” (consacrazione battesimale e consacrazione con voti privati o pubblici con la professione dei consigli evangelici). Scopo del Convegno era raccogliere ulteriori riflessioni su questo argomento e, soprattutto, individuare le questioni aperte e i cammini possibili per il futuro.
È

Sulle questioni basilari si è molto discusso sulla specificità della vita consacrata. L’idea di fondo, più volte espressa, indicava che la specificità deve ricercarsi in maniera inclusiva - come un tutt’uno -, affiancando all’impegno dei voti, la testimonianza di comunione fraterna con il suo risvolto missionario. Tutto va vissuto alla maniera degli Apostoli, cioè nella più grande disponibilità e radicalità in termini di tempo, luogo ed energie.
Nei gruppi di lavoro, l‘attenzione si è concentrata
particolarmente sulla vita di comunione come realtà di rafforzamento e di
rinnovamento della vita consacrata, perché è qui che trova la sua identità. La
comunione (Koinonìa), grazie alle sue
radici bibliche, riscontrabili nelle parole e nell’esempio di Gesù e nel
vissuto della Chiesa primitiva, può nutrire la vocazione delle persone
consacrate, chiamate a divenire “esperte”
e “fermento” missionario di comunione.
In questa comunione si sviluppa, poi, il compito profetico della vita consacrata, che è rispondere ai bisogni del nostro tempo e alle sfide interculturali che raggiungono anche le famiglie. Infine, è ancora la comunione che, oltre a costituire una sfida per tutta la Chiesa di oggi, mantiene uno stretto legame di fedeltà con la tradizione della vita consacrata, che ha avuto da sempre come obiettivo principale di rivivere l’esperienza della comunità apostolica di Gerusalemme. Infatti, la comunione, vita della Trinità sulla quale si modella la Chiesa, vissuta in una comunità religiosa pone le condizioni perché Il Signore risorto viva in mezzo ad essa (cf Mt 18, 20). In tal modo, anche le comunità dei consacrati, come dice bene l’esortazione apostolica Vita consecrata, diventa un “luogo teologale” e una sicura garanzia della crescita vocazionale e della fecondità della missione, grazie alla presenza di Cristo Risorto.

Da sottolineare, alla fine, il clima fraterno che ha regnato durante tutto il convegno. Sia l’udienza di Papa Francesco, con il suo intervento fatto a braccio sulle “le tre P”Preghiera-Povertà-Pazienza, sia, poi, il discorso del Cardinale Prefetto, Jõao Braz de Aviz che, parlando dello Spirito Santo ha detto che Lui parla solo dove c’è l’armonia della vita fraterna, hanno ambedue aiutato a sdrammatizzare ogni soluzione rigida e a vivere questo incontro nella semplicità e nell’amore reciproco. Le soluzioni prima o poi arrivano.

E poi, dato che la spiritualità dell’Opera di Maria, a un livello pratico, spinge tutti i religiosi e le religiose ad andare, sia in profondità nel loro specifico carisma, sia a viverlo in comunione con gli altri carismi, questo approccio incide sia all’interno che all’esterno delle proprie comunità. L’unità vissuta con altre persone e con altre famiglie religiose, attinge all’unico Spirito che aiuta tutti a testimoniare Cristo in pienezza.
(P. Mimmo - Domenico
Arena, OMI)
Nessun commento:
Posta un commento