Albano Laziale.
Centro dei Religiosi, 4 aprile 2018.
Un incontro fraterno tra i Monaci buddisti e i religiosi di “Casa
Novo”
Una grande gioia ci ha
invasi oggi per l’esperienza che stiamo facendo con i cinque monaci buddisti
arrivati ieri dalla Tailandia nel focolare di “Casa Novo”. Da qualche giorno ci
siamo dedicati all’accoglienza pe il loro prossimo arrivo, mettendoci tutta
l’attenzione in modo che si sentissero “a casa”.
Dal momento
che sono arrivati, visto che il viaggio è stato lungo ed avevano fame, li
abbiamo accolti con una tavola imbandita e con possibilità di scelta.
Si sono sentiti veramente a loro agio. Inoltre, oltre alle camere, abbiamo
indicato loro la veranda piena di luce e attorniata dalla natura, dove loro
possono pregare. Loro, però, sono andati subito in cappella per un momento di
preghiera e hanno pregato perché Gesù ci dia tanta felicità.
La loro
risposta alle nostre piccole attenzioni è stata, non solo di gradimento, ma in
piena reciprocità in modo stupendo. Ci hanno chiamati, non solo fratelli, ma
angeli (???), mettendoci in imbarazzo. Ci hanno anche spiegato che per il
monaco buddista, che non mangia mai di fronte ad altre persone, il prendere
cibo e stare con noi significava riconoscere che per loro noi eravamo fratelli
e che Chiara era veramente la nostra
mamma. Hanno detto che si sono sentiti in
paradiso (scic), cioè pienamente a loro agio.
Questa
mattina, dopo una notte di profondo riposo, grazie anche al silenzio che regna
attorno la casa, e trovandosi di fronte ad una abbondante colazione, il monaco Luce
Ardente ci ha spiegato che Chiara è nostra,
di noi monaci e di voi religiosi, ma che non c’è un noi e un voi, ma un NOI
pieno. Le sue parole sono state così belle che per noi è stata una vera
meditazione, in piena sintonia con la spiritualità dell’unità alla luce del
buddismo, e con i principi dell’arte di amare, del farsi uno, di una filosofia
profonda e valida per tutti, del reciproco rispetto che sa amare fino in fondo,
ma che sa anche rispettare i confini dell’altro e che, tuttavia, lo accoglie
pienamente senza barriere.
Questa
esperienza, profondamente toccante e fatta a poche ore di distanza dal loro
arrivo, ci dice che nel dialogo fraterno tutti i preconcetti e le barriere
cadono e gli uni e gli altri partecipano immediatamente della stessa gioia.
Il monaco Luce
Ardente, venuto insieme con un altro monco che dirige una trasmissione
radio/video e altri tre più giovani, ha detto che, se avrà l’occasione di
salutare il Papa, gli dirà che loro sono buddisti del Movimento dei Focolari, e
di questo tutti loro ne sono pienamente convinti.
Ringraziamo
Dio per questo momento speciale.
Mariano Steffan
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