giovedì 17 settembre 2020

Scuoletta gen-re

 Belluno, 16-23 agosto

Alla scuola di Gesù maestro


Adesso possiamo ben dirlo: è stato un vero atto di fede e di coraggio (o un azzardo?) programmare la scuoletta gen-re per approfondire la spiritualità dell'Unità proposta da Chiara Libich… in tempo di Covid-19!



Tutto era stato pensato già da un anno, ma l’arrivo della pande­mia ha portato una grande incer­tezza. Abbiamo continuato a prepararci e fare la nostra parte come se si potesse svolgere, pronti a fermare tutto in ogni momento. Sono stati invitati alla scuoletta i gen-re interni e quei giovani religiosi e consacrate “di mezza età” (30-45 anni circa) che sono stati gen-re. Dopo aver ricevuto 14 prenotazioni, il consenso della casa che ci avrebbe ospitati e l’impegno di tutti ad osservare le norme sanitarie previste, siamo andati avanti.


Ed eccoci il 16 agosto a Belluno, ospiti della Cittadella Cielo di “Nuovi Orizzonti”, situata in collina e immersa in un bosco che ha reso gradevole la nostra permanen­za. Dei 14 previsti, due all’ultimo momento non hanno potuto venire. Eravamo di ben dieci famiglie religiose, di 5 paesi (Cina, Myanmar, Italia, Kenya e Brasile).

La scuoletta di quest’anno aveva un tema specifico, proposto dagli stessi gen-re: trasmet­tere il patrimonio di ispirazioni e di vita che Chiara ha donato ai religiosi e alle consacrate in oltre sessant’anni.  


Il programma, visto con il Centro dell’Opera, prevedeva: la storia della presenza dei religiosi e delle consacrate nell’Opera dall’inizio ad oggi, la lettura condivisa di testi di Chiara (conversazioni, risposte a domande, incontri con i Centri delle due branche…), parti del Paradiso ’49 che si riferiscono esplicitamente ai carismi. Non sono mancati momenti di “verde” (sempre troppo pochi…). Molto tempo l’abbiamo dedicato alla comunione, spontanea e ricca. E un giorno abbiamo visitato a Trento i luoghi di Chiara e la mostra del Centenario.


Un fatto significativo di questa scuoletta è stata la presenza di graditissimi ospiti: p. Theo dalla “Claritas” di Loppiano venuto il primo giorno per raccontarci la storia dei religiosi; p. Egidio, p. Camillo e sr. Angiola che ci hanno donato la loro testimonianza di tanti anni di vita dell’Ideale; sr. Tiziana e p. Salvo che ci hanno aggiornato sulla vita delle nostre branche e del Movimento al largo “Carismi per l’unità” nell’oggi dell’Opera; infine p. Fabio che, culmine del nostro incontro, ci ha tenuto un’intera giornata di Paradiso ’49! Inoltre due ospiti che hanno partecipato solo in parte alla scuoletta: una religiosa interna di Vicenza e la mamma di una gen-re.

Puntuali gli aggiornamenti che con fedeltà abbiamo potuto inviare ogni sera (anzi, ogni notte…) tramite i social media alle tante e tanti che ci accompagnavano da ogni parte del mondo, condividendo in breve quanto vissuto quel giorno e alcune splendide foto.


Infine, un grande grazie lo dobbiamo a chi ci ha sostenuti con la comunione dei beni. Ricordando l’esortazione di p. Bonaventura: “Stuzzicare con prudenza la divina Provvidenza”, abbiamo... stuzzicato, e la risposta è stata generosissima! Solo Dio potrà ricompensare.


Siamo partiti felici e con il cuore pieno di gratitudine a Dio e alla Madonna per le tante grazie piovute.  E con due propositi: continuare il rapporto di unità stabilito fra tutti in questi giorni; e ripetere la scuoletta il prossimo anno con lo stesso pro­gramma, fiduciosi che tante e tanti di più potranno partecipare.

La località dove si è svolta la nostra scuoletta di chiama Vena d’Oro. Lo possiamo confermare: una miniera d’oro che ha arricchito il cuore e la mente di ciascuna e ciascuno di noi, confermandoci nella vocazione all’ut omnes.

 

Qualche impressione

«Sono arrivato non autosufficiente per un problema al ginocchio e poi per un’ulteriore complicazione. Ho fatto l’esperienza di aver bisogno degli altri e ho capito che questo potevo offrirlo (io, di solito, sono molto autonomo). Sono arrivato a questa settimana dopo un anno intenso. Ero molto stanco e qui mi sono sentito confortato e ristorato dal senso di famiglia. Conoscevo pochi di voi, ed è stato bello stabilire una comunione quasi immediata. È semplice il segreto: l’amore vicendevole che fa meraviglie. Vi dico “grazie” per questa esperienza di famiglia. A volte nella mia comunità sento la solitudine. Qui il carisma che condividiamo ha reso possibile vivere una comunione maggiore di quella che vivo a casa».

«È stata una settimana importante. L’incontro con l’Ideale per me è stato forte e in particolare la scoperta di Gesù Abbandonato. Questa esperienza mi ha confermato tantissimo. La mia Parola di Vita è: “Ecco lo Sposo, andategli incontro”. È stato per me ritrovare quella esperienza, dire “sì”, essere fedele».

«Questo incontro estivo è per me sempre una tappa importante. In questa settimana ho valorizzato principalmente due aspetti. Il primo è più pratico: amare il prossimo, saper perdere, sforzarmi di purificare il pensiero, lasciar “fuori” i problemi e vivere l’attimo presente. Mi ci son voluti tre giorni per entrare in questo. La nostra fondatrice diceva sempre: “Se ami il fratello, poi Dio ti dà la luce giusta”. E così è stato (e questo è il secondo aspetto): ieri nell’adorazione a Gesù eucaristia, quel che avevo “perso” l’ho ritrovato come luce. Ho colto il carisma di Chiara come Verità e come Luce».

«Qui siamo tutti diversi ma non c’è stato alcun ostacolo alla comunione. Fabio, Salvo e Tiziana hanno fatto chilometri per venire qui per un piccolo gruppo. Questo fa capire la “grandezza” di questo incontro e il tanto amore che c’è per questa realtà».

«Gli scritti di Chiara ai religiosi sono preziosi per la mia vita, per chi sono io. Sento che imparare a vivere Gesù Abbandonato, con un amore preferenziale, è fondamentale, lì sta la possibilità di santificarmi, di non essere tiepido. Ho ricevuto l’Ideale dalla mia famiglia e ho capito presto che è Dio che sazia l’anima. Amore personale a Gesù e alla salvezza del fratello (mistica + azione), questo ho nel cuore. Mi fa molto bene sentire le storie di chi ha incontrato Dio, mi edifica, è un balsamo. Mi vien da dire come S. Agostino: “Se questo e quello, perché non io?”. Il cammino di santità proposto da Chiara è vicino, moderno, imitabile».

«Pochi giorni prima di venire qui avevo fatto una settimana di eremo. È stata una splendida esperienza di Dio che mi ha ricordato la meta e confermato nella mia vocazione. Cercare Dio e farne esperienza diretta è la mia principale passione. Capisco che quella settimana e questa, nella sapienza di Dio, sono collegate, ovvero la meta (l’unione con Dio) e il come camminarvi verso (la vita d’unità). È il castello interiore e il castello esteriore».

«Un atleta si allena. Per riconoscere G. A., per tenere Gesù in mezzo serve allenamento. Soprattutto per riconoscere e abbracciare G.A. Queste scuolette sono per me il migliore allenamento».

«Mi resta il Paradiso ’49, esperienza alta, ideale che intendo raggiungere, anelito verso questo Paradiso, desiderio di viverlo, per “attingere” (da tangere-toccare), toccare Dio con la freschezza di Chiara. Oggi ho percepito viva questa ricchezza, una freschezza preziosa».

«Questa scuoletta mi ha aiutato ad una comprensione profonda delle nostre fondatrici. Sentendo la storia delle branche, ho capito la storia delle nostre fondatrici. La visione dei carismi come Parole vive e Corpo mistico mi ha aperto il Cielo e la terra, così da capire la grandezza di Dio».

(Padre Donato e suor Francesca)