lunedì 23 gennaio 2017

Dall'Asia Religiosi e Consacrate guardano al futuro

23 Gennaio 2017

UN INCONTRO PANASIATICO SULLA VITA CONSACRATA: “Beautiful!

Cinque famiglie religiose, provenienti da quattro paesi e da tre zone asiatiche dell’Opera di Maria: ecco la composizione del primo incontro panasiatico di religiosi, tenutosi nella Mariapoli Pace di Tagaytay dal 15 al 20 gennaio 2017. Gli otto partecipanti non si conoscevano se non per e-mail, ma vivendo insieme, si sono trovati giorno dopo giorno sempre di più figli dell’Opera di Maria e partecipi dello stesso carisma dell’Unità. La loro età media era di 48 anni e nonostante che la loro conoscenza di questo nuovo carisma, hanno di fatto riscoperto d’avere il DNA della famiglia di Chiara. Il numero ristretto ha facilitato la comunione che era una realtà costante, anche durante i pasti e nei momenti liberi.
Da anni si aspettava un coordinamento tra i religiosi nelle zone dell’Asia, che finalmente è arrivato. Ed ora, con uno sguardo retrospettivo possiamo dire che i semi sparsi nell’arco di 50 anni ha portato frutto. Quest’incontro aveva come tema “Gesù abbandonato, finestra di Dio, finestra dell’umanità”. Anche in questo continente la vita è tanto cresciuta ed ora abbiamo, finalmente un coordinamento tra i religiosi delle Filippine, Hong Kong e Indonesia che vuol essere uno strumento di risposta alle numerose richieste di religiosi asiatici per una formazione alla spiritualità di comunione ispirata all’ideale dell’Unità. 
Una congregazione diocesana di Myanmar, formatori del Vietnam, l’associazione delle case di formazione a Tagaytay, singoli membri di istituti di vita consacrata ed altri ancora, aspettano che Gesù, vivente in mezzo all’Opera di Maria, dia loro luce e accompagnamento nel cammino sfidante nell’oggi della Chiesa. Un centro di spiritualità per la vita consacrata che potrebbe nascere nella cittadella di Tagaytay, grazie anche all’impegno di tutti i cittadini della Mariapoli ad essere sempre famiglia, ne è la risposta.

L’ultimo giorno, l’incontro si è aperto a 59 suore e frati per un pomeriggio in cui veniva presentata la chiave dell’Unità: Gesù Abbandonato! Lo hanno sottolineato tante esperienze che hanno fatto vedere come l’amore a Gesù abbandonato risolve situazioni delicate in una parrocchia vicina alla frontiera con la Cina, in un’isola sperduta dell’Indonesia e nella cittadella di Tagaytay.  Uno dei giovani partecipanti esprimeva il sentire globale di quell’incontro con una sola parola: “Beautiful!”.
Alcune impressioni scritte dai partecipanti lo confermano.


P. Theo Jansen, ofm cap

sabato 21 gennaio 2017

Continua il viaggio di P. Salvo in Brasile

2-9 gennaio 2017

Un viaggio con tante sorprese ... 
e conferme!


Da Manaus a San Paolo

Dopo aver trascorso giorni meravigliosi visitando i religiosi nell’Amazzonia, ripartiamo da Manaus per andare a San Paolo: siamo sempre sullo stesso paese, ma ci sono volute tre ore e mezza di volo, con due ore di fuso orario differente.
Mi accolgono all’aeroporto Jacob Wasensteiner, un padre missionario pallottino tedesco, ma che è in Brasile fin dalla sua formazione religiosa e da due anni vive al Centro Foco, Centro di Spiritualità per i Religiosi della Mariapoli permanente intitolata “Ginetta”. Con lui c’è p. Germano Van Der Maier, Verbita Olandese che vive in Brasile da una vita si può dire, se consideriamo i suoi 84 anni di età e tutti gli anni trascorsi lì percorrendo in lungo ed in largo quel paese. Ad attendermi c’era anche Luigi, un focolarino sposato della Mariapoli.

Il Centro Foco e una nuova segreteria per i religiosi del Brasile

I tre giorni successivi, che hanno preceduto l’incontro-scuola per le Consacrate e i Religiosi, mi sembravano giorni di passaggio e di semplice attesa, ma non è stato così, perché in realtà sono stati giorni pieni di incontri significativi che hanno permesso di prendere in considerazione il futuro della realtà dei religiosi aderenti all’Opera in Brasile. Negli incontri di comunione intensa e prolungata con Germano, Jacob, don Antonio, il responsabile dei Sacerdoti focolarini, e poi con Ronaldo e Cristina, focolarini responsabili di quella Mariapoli, sono maturati tanti orientamenti nuovi per la vita dei Religiosi stessi e per la loro presenza preziosa in quella cittadella. Fino ad oggi, ad esempio, Germano, con la sua presenza al Centro Fuoco, era stato il fulcro attorno al quale si articolava e si sviluppava la realtà dei Religiosi. Attualmente, per l’accorpamento di tutte le zone brasiliane in un’unica grande zona, si devono percorrere altre modalità: da una persona promotrice, ispiratrice e animatrice attorno alla quale ruotava tutto, si passa ad un insieme di persone, ad una “rete” di relazioni che, organicamente, “tengono su” rapporti e contatti che mantengono uniti i Religiosi con i Carisma dell’Unità custodito e offerto dall’Opera di Maria. In tal modo, questi Religiosi portatori di un carisma e il Centro Foco, finora custodito da loro, diventerà un luogo utile a disposizione di tutto quel “insieme” di Religiosi del Brasile, ma anche dell’intera Opera che si estende in tutta quella zona.

Con grande gioia di tutti e con gradualità si sono delineati questi orientamenti e così, dopo una serata passata insieme con i Religiosi della Branca, si sono realizzati questi passaggi di responsabilità del Centro Foco a Jacob. Inoltre, è stata accolta la richiesta di affidare a p. Dionisio Foltran, Redentorista, la responsabilità della Branca e del Movimento dei Religiosi, affiancato da una segreteria composta da altri Religiosi. Detto e fatto! E così all’indomani la Segreteria era già costituita e funzionante.

Un primo incontro di Religiosi e Consacrate

L’incontro-scuola, cominciato lunedì 9 gennaio, è stato per la prima volta interamente vissuto dai religiosi con le Consacrate. I due responsabili, p. Dionisio e suor Maria Ines Vieira Ribeiro hanno preparato un bellissimo programma, visto con l’Opera. Il fulcro ruotava intorno al tema dell’anno – Gesù Abbandonato – e tutto il resto era in funzione della preparazione e spiegazione di questo punto fondamentale. Sono state tante le esperienze di vita e c’era una bellissima comunione tra i carismi (16 presenti) e tra le generazioni, ma si avvertiva una bellissima armonia, soprattutto tra coloro che hanno aderito da tempo al Movimento (una ventina circa) e tra i più nuovi, che erano più del doppio (45) e davano un tocco di novità e di speranza.

Ho constatato che gran parte degli elementi enumerati dal nuovo Paradigma per il Movimento, in questi giorni si sono realmente manifestati attraverso una visibile e fattiva comunione tra i Carismi e con l’Opera di Maria, nonché nell’Unità tra le Consacrate e i Consacrati, tra i Giovani Religiosi e nell’effettivo e fattivo inserimento di tutti i religiosi negli Organismi di Comunione. Suor Maria Ines, infatti, è la presidente della CRB, (Conferenza dei Superiori Maggiori del Brasile), un unico organismo nazionale che raggruppa in sé i consacrati e le consacrate. La presentazione di questo Paradigma del Movimento in questo contesto, ha avuto una risonanza straordinaria che ha colpito tutti i partecipanti perché, se consideriamo che le Consacrate e i Religiosi nel Movimento dei Focolari non si distinguono per la loro consacrazione, ma bensì per essere i portatori di un Carisma condiviso, ne deriva che, per l’oggi della Chiesa e della Società, la sua importanza spinge ulteriormente religiosi e consacrate ad essere promotori di un Movimento ben più vasto che abbraccia le Famiglie Carismatiche, all’interno delle quali ci sono laici e consacrati portatori di un medesimo carisma, che armonizza e arricchisce i rapporti di comunione grazie al carisma dell’Unità.

Forse la stessa dicitura di ‘Movimento dei Religiosi’ andrebbe ripensata, per orientarsi verso una espressione più consona, che potrebbe essere: Movimento delle Famiglie Carismatiche?


Padre Salvo D'Orto. omi

domenica 8 gennaio 2017

P. Salvo in Brasile per incontrare i Religiosi e anche l'Opera

Gennaio 2017

Viaggio in Brasile 


I giorni a Manaus li ho trascorsi in focolare, con Fabiano Segato, responsabile da un anno della zonetta. Sarebbe rimasto da solo se non ci fossi stato io, invece la mattina del mio arrivo, il 3 gennaio, era partito l'ultimo popo per le vacanze e dopo un'ora della mia partenza, il 6 gennaio, rientrava già il primo. Anche questo particolare mi fa sentire parte di un piano di Dio.

La comunione con Fabiano è stata continua, semplice e profonda nello stesso tempo. Abbiamo parlato di noi, dell’Opera, delle prove che possiamo vivere rispetto alle nostre responsabilità, anche di questioni legate agli Statuti dell’Opera, visto che faccio parte della Commissione per la loro revisione e lui era stato molto attivo nell’Assemblea riguardo a questo tema. Non gli manca la competenza visto che è avvocato. Abbiamo parlato anche dei Religiosi, constato che questi viaggi servono anche a far conoscere di più i la vocazione dei religiosi alla stessa Opera.

Qualche ora dopo il mio arrivo, dopo aver celebrato la Messa, siamo andati nel focolare femminile a salutare. Sapevamo che Ana Lucia, la responsabile, festeggiava il compleanno, e ci siamo trovati nel bel mezzo di una festa a sorpresa. Che persone “luminose” fanno parte della comunità. Ana Lucia, come Fabiano le conoscevo dall'Assemblea e poi ci siamo visti a ottobre durante l'incontro dei Delegati.

L'indomani giornata di turismo... Pedro Facci ha organizzato una gita in barca con noi è un suo confratello filippino che lavora qui in Brasile. Siamo tornati alle 4 del pomeriggio, giusto per l'incontro Webex con il Centro. La natura in Amazonia la definirei 'prepotente', la taglia dei pesci visti al mercato e poi dal vivo in barca è sbalorditivo per un mediterraneo come me, così come il sole e la tempesta che abbiamo sperimentato nel giro di poco tempo. Le contraddizioni della società sembrano ricalcare queste distanze: due giorni prima del mio arrivo c'era stata una rivolta nel carcere di Manaus, i giornali hanno parlato di 3 detenuti fuggiti e una sessantina di morti, ma le voci persistenti, non ci sono dati ufficiali, parlano di centinaia di fuggitivi e molti, molti morti di più.

La sera, cena nel focolare femminili con Pedro e con suor Anna, una giovane suora salesiana, che era stata gen. Da quanto raccontava Pedro il rapporto tra le suore e i religiosi dell'Opera sta crescendo molto i questi ultimi anni.

La mattina del 5 ho incontrato Pedro, Vinicio e don Mario Pasqualotto. Una bella comunione dopo il video su “GA, autore di ogni riforma”, mostra l’anima di questi portatori del Carisma, il Signore li porta avanti e loro Gli sono fedeli. Poi abbiamo parlato del documento che abbiamo mandato dal Centro: “Paradigma di riferimento per il Movimento dei Religiosi”. Hanno constatato che tante cose le vivono già, ma anche notavano le novità, come le famiglie carismatiche, i giovani religiosi, l'ecumenismo e il dialogo tra i religiosi. Ho visto che presentare il Paradigma permette anche di aggiornare del Centro e della vita dei religiosi nel mondo.

Nel pomeriggio siamo andati a visitare il Centro Mariapoli e la Fazenda de la Esperanza. Entrambe le realtà mostrano cosa fa l'Ideale nelle persone e come queste cambiano le strutture in una relazione armonica con la Natura. Don Mario era molto contento di farci vedere la Fazenda e di farci conoscere i ragazzi che vi abitano. Anche per Fabiano era la prima visita. Finita la Messa Vinicio ci ha presentato tutti i cittadini, per casette, di questa oasi di umanità e di recupero della dignità di figli di Dio.
Alla fine Paolo, un volontario, ha raccontato la sua esperienza. Finale, cena alla pizzeria Loppiano, si chiama proprio così, i proprietari sono focolari i sposati.

Questa mattina a conclusione di questa prima tappa del viaggio abbiamo festeggiato l'Epifania con p. Gino Alberati che è arrivato dalla foresta dopo 24 ore di barca. Con lui ci vedremo tra qualche giorno alla Mariapoli Ginetta.

Mi sono convinto che questi tipi di viaggi vanno fatti: le persone si sentono amate nelle loro realtà; don Mario ricordava le visite di Novo, Bonaventura, Germano, don Pepe e don Silvano. Era contento che abbiamo ripreso queste 'sane' tradizioni.

P. Salvo D'Orto, omi



sabato 7 gennaio 2017

Jacopo Papi oggi sacerdote

Frascati (Roma) - Cattedrale di San Pietro Apostolo


Ordinazione presbiterale di Jacopo Papi



Oggi alle ore 16.30 nella Cattedrale di San Pietro Apostolo a Frascati (Roma) P. Jacopo Papi, oblato di Maria Immacolata, è stato ordinato sacerdote.

L’evento è stato preparato da tempo con un programma di animazione missionaria che si è svolto nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di Cocciano (Roma), a partire dalla domenica 18 dicembre e terminerà domani alle ore 11:30 con la celebrazione eucaristica presieduta p. Jacopo neo-presbitero.

Questo ricco programma di anumazione preparatoria è stato segnato da una serie di incontri serali dal titolo “Abbiamo visto la Stella”, dall’appuntamento con il gruppo Giovani della parrocchia e infine con una tre giorni di immediata preparazione che si è svolta sempre nella parrocchia di Cocciano (Roma).

Questa “tre giorni” è stata pensata specialmente per i giovani e gli adolescenti e aveva come obiettivo di arrivare alla prima celebrazione eucaristica presieduta da p. Jacopo nella sua parrocchia con un profondo senso di gratitudine al Signore per questo dono maturato nella prorpia comunità parrocchiale. Una tre giorni ricca di iniziative che riempivano le giornate di vacanze natalizie dalle 9.30 fino alle 16.30 con preghiere, canti, laboratori, incontri e anche pranzi.

Anche nella comunità degli Oblati di Marino si vivevano momenti di condivisione e di formazione a partire dal 3 gennaio fino ad oggi.


Porgiamo i nostri sentiti auguri al P. Jacopo augurandogli una pioggia di grazie ed un fecondo ministero sacerdotale.




P. Mariano Steffan

martedì 3 gennaio 2017

Giovani Consacrate e consacrati a Loppiano (II)

Incontro dei giovani religiosi a Loppiano

Dopo la prima notizia del 28 dicembre, ecco ancora qualche riga inviata dagli stessi giovani consacrate e consacrati, relativa ai giorni 29-30 dicembre. Ora questo incontro, che si è svolto a Loppiano (Incisa Valdarno – Firenze), si è concluso. Sono loro a dirci com'è andata e a farvi vedere un piccolo video perché le immagini parlano da sole. 





Un bellissimo incontro - lo hanno definito -, anche perché c'era molta varietà (frati, suore, religiosi e consacrati di diversi istituti) e da varie provenienze. Infatti, il numero di religiosi provenienti da altri paesi superava gli italiani.
Venivano soprattutto dall'Africa, dall'America centrale, dalle Filippine e dalla Corea. Per la maggior parte dei partecipanti questo era il loro primo contatto con il Movimento dei Focolari e non erano mai stati a Loppiano.
Oltre ai temi principali riguardanti la spiritualità di Comunione e Gesù abbandonato, si è voluto cominciare a donare a questo gruppo il Paradiso del '49. E' venuta Giovanna Porrino a parlarci di questo. Lei, che è membro della scuola Abba, ci ha aiutato ad entrare in questa esperienza. Per la prima volta abbiamo visto due lezioni di Chiara sul Paradiso ‘49 fatta ai gen. È stata veramente una grande grazia per noi, perché tutti hanno risposto molto positivamente. Le esperienze raccontate da persone di diverse vocazioni sono state molto importanti ed incisive.
Altro momento molto significativo sono state le cene che una sera abbiamo condiviso nei diversi focolari di Loppiano. Ma in generale, il clima dei giorni vissuti insieme è stato fraterno e gioioso ed è sfociato in una esplosiva festa conclusiva organizzata all’ultimo istante tra di noi, nella quale sono confluiti i vari talenti presenti.
Gli echi dei partecipanti sono stati molto positivi e al termine dei giorni vissuti a Loppiano continuano ad arrivare, attraverso Whatsapp e mail, foto e messaggi di ringraziamento per la gioia che perdura nel cuore dei partecipanti, perché segnati da questo momento di Dio vissuto insieme.
Le foto accluse danno una vaga idea di ciò che è stato realmente vissuto. Che il Signore ti benedica e ti dia pace. 


Alcune impressioni/suggerimenti

«L'incontro è stato intenso e molto partecipato». «Sono contenta di aver finalmente capito il senso profondo del “patto” che ha le sue radici bibliche, e tutti i suoi risvolti: patto di Misericordia, patto di unità, patto di amore reciproco…». «È la prima volta che partecipavo: l'incontro è stato esaustivo, mi piacerebbe sapere un po’ di più sulla vita di Chiara prima che sorgesse quest’Opera». «È bello sapere che ci siano stati dei gen che poi sono diventati religiosi». Alcune frasi significative che sono rimaste sono: «dove non c'è amore metti amore e troverai amore»; «se perdi ami e se ami vinci».
Nonostante tutto questo entusiasmo alcuni hanno fatto notare che: «i pomeriggi erano troppo densi». «I "ritmi" erano abbastanza intensi, forse un po' troppo...», «alcuni erano molto contenti del momento di adorazione e, per un’altra occasione, lo proporrebbero tutti i giorni...»


Ringraziamenti sinceri


«Siamo arrivati bene in seminario. Vi ringraziamo tanto per la bella, ricca e indimenticabile esperienza vissuta insieme, una vera esperienza del carisma dell'Unità».  «Tornando ho perso la coincidenza di un del treno per Castel Gandolfo, ma ne aspetto pazientemente un altro. Dio ha voluto così... Siamo insieme in Gesù abbandonato». «Grazie a tutti per esserci incontrati e conosciuti. Il signore vi benedica sempre e che possiamo diventare sempre più tutti uno nel suo cuore come ieri con chiara in una vita chiamata alla santità». «Grazie a ognuno di voi e grazie alla vostra unità... Siete stati un dono di Dio e prima di partire ho detto a Gesù Abbandonato “ti voglio bene” per non strumentalizzarLo mai». «Ora siamo tutti pronti a portare il fuoco nelle nostre comunità». 


(fra Alberto Burato, francescano minore)

domenica 1 gennaio 2017

News and sharing - Nouvelles et partage - Notícias e comunhão

News and sharing
Nouvelles et partage
Notícias e comunhão
n. 4 – Decemberr/Décembre/Dezembro 2016

Bulletin edited by the Religious of the Work of Mary –Bulletin publié par les Religieux de l’Œuvre de Marie   – Boletim publicado pelos Religiosos da Obra de Maria

Editorial
Rome, December 2016
Dear religious and friends of Africa,
Many greetings from Albano!
Here we are with our last issue of ‘News and Sharing’ for 2016.
The most important event for us religious in Africa has been the recent meeting of religious and students in formation of East Africa held at the Mariapolis Piero near Nairobi from the 8th till the 12th of December 2016.
In this issue you will be able to read some reactions and experiences of the participants of the meeting. We intend to organize similar meetings in other parts of Africa as well. For 2017 we would like to concentrate our efforts on Central Africa and organize a meeting for religious and students in formation in Kinshasa, in coordination with the focolare there.
Finally here at the Centre of religious we have recently opened a blogspot which you can easily access via Internet. It is enough to type in Google ‘centroreligiosi.blogspot.it’ and the link to our blog will appear with all the latest news from the Centre of religious. Some articles are in Italian, others in English. You can find on our blog a full report of the meeting in Nairobi with some pictures as well.
All of us at the Centre wish you the peace and joy of Jesus in our midst during this Christmas Season and beyond and all God’s blessings for 2017.
          Jos Van Boxel, M.Afr.


Éditorial
Rome, Décembre 2016
Chers religieux et amis de l’Afrique,
Salutations cordiales d’Albano !
Nous voici avec notre dernier numéro de ‘Nouvelles et Partage’ pour 2016.
L’événement le plus important pour nous religieux en Afrique a été la rencontre récente de religieux et étudiants en formation de l’Afrique de l’Est à la Mariapoli Piero prêt de Nairobi du 8 au 12 décembre 2016.
Dans ce numéro, vous pouvez lire quelques réactions et expériences des participants à la rencontre. Nous avons l’intention d’organiser des rencontres similaires aussi dans d’autres parties de l’Afrique. En 2017 nous aimerions concentrer nos efforts sur l’Afrique centrale et organiser une rencontre pour religieux et étudiants en formation à Kinshasa avec le support du focolare là-bas.
Finalement, ici au Centre des religieux, nous avons récemment ouvert un site ‘blogspot’ que vous pouvez facilement accéder par internet. Il suffit d’ écrire ‘centroreligiosi.blogspot.it’ dans Google et le lien du blog s’ouvrira avec toutes les dernières nouvelles du Centre des religieux. Il y a des articles en italien et en anglais. Vous trouverez sur notre blog le rapport complet de la rencontre de Nairobi avec quelques photos.
Nous tous du Centre vous souhaitons la paix et la joie de Jésus au milieu pendant ce temps de Noël et après et toutes les bénédictions pour 2017.
          Jos Van Boxel, M.Afr.

Editorial
Roma, Dezembro 2016

Queridos religiosos e amigos da África,
Muitos cumprimentos desde Albano!
Aqui estamos com a nossa última edição de “Notícias e Partilhas” para 2016.
O evento mais importante para nós religiosos em África foi o recente encontro de religiosos e estudantes em formação da África Oriental realizada no Mariapolis Piero, perto de Nairobi, de 8 a 12 de Dezembro de 2016.
Nesta edição podereis ler algumas reacções e experiências dos participantes ao encontro. Também pretendemos organizar reuniões semelhantes em outras partes da África. Para 2017 gostaríamos de concentrar os nossos esforços na África Central e organizar um encontro para religiosos e estudantes em formação, em Kinshasa, em coordenação com os Focolares alí mesmo.
Finalmente, aqui no Centro de religiosos, abrimos recentemente um blogspot que você pode facilmente “acessar” via Internet. Basta digitar no Google ‘centroreligiosi.blogspot.it’ e o link para o nosso blog aparecerá com todas as últimas notícias do Centro de religiosos. Alguns artigos estão escritos em italiano, outros em inglês. Podereis encontrar no nosso blog um relatório cheio da reunião em Nairobi também com algumas imagens.
Todos nós do Centro vos desejamos paz e a alegria de Jesus em nosso meio durante este  período de Natal e todas as bênçãos de Deus para 2017.
         Jos Van Boxel, M.Afr

Christmas means God loves us
(A thought by Chiara Lubich published in Città Nuova in 1975)

Christmas, Christmas,
How often have we celebrated you with pure joy and unmatched ardour!
But you find our hearts so frozen by the coldness of this world, that you cannot touch them as you would with your mysterious extraordinary message:
GOD LOVES US, one by one and all together
This Love wrapped us round so completely that the Blessed Trinity resolved to send among us the Son of God made man, so our brief journey on this earth could be illuminated from now on by the Light that does not fade and the absurdity of death in this life be transformed into a simple passing into life more full and eternal!
We hope this year at least, that You, Christmas, may say to our hearts all you wish to say and find us ready, here and now to hear your voice.
Noël signifie “Dieu nous aime”
(Une pensée de Chiara Lubich publiée dans Città Nuova en 1975)

Noël, Noël,
Combien de fois t’avons-nous fêté dans une joie pure, une chaleur unique ! Mais notre cœur est tellement endurci par le  froid du monde que tu n’as pas réussi à le toucher comme il fallait de ton message mystérieux et incroyable :
DIEU NOUS AIME, chacun personnellement et tous ensemble.
Son amour nous a enveloppés jusqu’au point que la Sainte Trinité a décidé d’envoyer parmi nous le Fils de Dieu fait homme afin que notre bref passage sur terre soit illuminé dès maintenant par la Lumière qui ne s’éteint pas et que la mort absurde en cette vie se transforme en simple passage vers la vie plus pleine et éternelle !
Au moins cette année, toi Noël, dis à nos cœurs ce que tu veux dire et nous, nous voici prêts à accueillir ta voix.

Natal significa “Deus nos ama”
(Um pensamento de Chiara Lubich publicato na Città Nuova em 1975)

Natal, Natal,
quantas vezes te festejamos com alegria pura e calor humano sem par !
Mas o nosso coraçao esta de tal maneira endurecido pela indiferença do mundo que tu nao conseguiste marca-lo como seria preciso, com a tua misteriosa e incrivel mensagem :
DEUS NOS AMA, um por um e todos juntos.
O seu amor nos envolveu até o ponto de levar a Trindade a tomar a decisao de mandar entre nos o Filho de Deus feito homem para que o nosso breve caminho terrestre fosse iluminado desde agora pela Luz que nao conhece ocaso, e o absurdo morrer nesta vida se transformasse em simples passagem para a vida mais plena e eterna !
Que pelo menos neste ano tu, Natal, digas aos nossos coraçoes o que pretendes dizer. Estaremos prontos para acolher a tua voz.


Kenya
Mariapolis Piero in Juja Nairobi, December 8-12, 2016

France

Très cher Jos et chers tous !
Vraiment le temps passe vite, et c'est toujours mon excuse… mais ce ne devrait pas être une excuse. Depuis combien de temps ne vous ai-je pas donné de nouvelles ?! Depuis plus d'un an peut-être… ! Alors, en quelques lignes, je vais tenter de retracer quelques-unes de mes dernières nouvelles ; ce sera une manière de renouveler le Pacte d'unité avec chacun… et chacune aussi peut-être.
- Cela fait déjà quatre ans maintenant que je suis en communauté avec trois frères âgés, de 76, 83 et 86 ans dans le diocèse de Créteil (département du Val-de-Marne, à 8 km au sud de Paris). Je dis souvent que je vis avec "trois frères en or", tellement ils sont pleins de miséricorde envers moi. La preuve : c'est la première communauté où j'ai tant de liberté de mouvements. J'ai ainsi la possibilité de rendre visite autant que faire se peut soit à nos religieux de l'Œuvre de Marie soit à d'autres amis dans la solitude ; soit même de participer au Cours "Réveillez le monde !" organisé par le Centre des religieux et celui des religieuses avec la collaboration de la SOPHIA de Loppiano. Ce qui se concrétise par un w.e. par mois durant six mois… avec la "complicité" de mon Provincial qui, sans que je le lui aie demandé, m'a suggéré de prendre la semaine qui suit chacun des w.e., soit donc six semaines – de repos ! – au cours de l'année. C'est ça, un des visages de la Tendresse du Père…
- Comme responsable pour les religieux de France en lien avec l'Œuvre  de Marie, j'ai la charge de la rédaction de notre journal Unité et Charismes (mission officiellement reconnue dans ma Province !), ce qui occupe pas mal, surtout quatre fois par an. Je vous le recommande unitecharismes@focolari.org
- Le mardi, sauf exception, je vais à la "micro-Loppiano" française, Arny, à trente kilomètres au sud. Une bouffée d'air pur, d'air Idéal, de repos en Jésus au milieu de ceux qui sont réunis en son Nom, le nombre pouvant varier d'une trentaine à une soixantaine d'amis venant pour l'entretien de la maison, du parc, pour maintenir la fraternité. Arny, qui en est à sa douzième année d'existence et qui accueille maintenant une trentaine d'habitants stables (un focolare féminin et surtout des familles). Naturellement, comme dans toutes les cités-pilotes à travers le monde, les difficultés ne manquent pas ; et pour nous, c'est la municipalité qui met des bâtons dans les roues, s'opposant à toute construction… alors qu'un des buts clairement déclarés de la cité est de procurer du travail à la population par de petites industries. D'autant que le Pôle de l'économie de communion y est bien présent grâce à l'"opéra d'images" (ou "cinésie") qui en présente l'esprit et pas mal de réalisations dans le monde et surtout en France, en mettant l'accent sur les rencontres fréquentes de jeunes entrepreneurs français (une trentaine). Arny qui demande aussi nos prières pour toujours bien comprendre la volonté de Dieu sur son destin…
- Mon diocèse vient de clore deux années de Synode par la promulgation des nouvelles orientations. C'était le 16 octobre, conjointement avec les cinquante ans du Diocèse. Notre évêque est d'ailleurs très ouvert au Mouvement, comme à toutes les Communautés nouvelles. Nous sommes environ 200 religieux et religieuses de 84 Familles et… de toutes couleurs ! À l'image de la société avec une bonne quarantaine de nationalités. Sans compter une magnifique ouverture aux autres confessions et religions. Ainsi Mgr Michel Santier exprime-t-il une grande proximité avec Juifs et Musulmans dans des rencontres d'amitié et de prière.
- Un événement – inédit, comme beaucoup dans nos vies – a été la présence durant presque trois mois de deux pauvres de la rue, une maman et son fils de 26 ans. C'était en juillet ; je me trouvais seul (mes frères étant en vacances), je n'étais pas allé les chercher… toujours est-il que durant deux mois, Marie a occupé mon lit ; quant à son fils Wesley et moi, nous partagions la même chambre à deux lits. Notre "vie commune" est devenue une vraie fraternité – inédite, elle aussi ! – avec beaucoup d'écoute et la prière partagée, surtout entre Marie et moi, presque tous les soirs. Ce fut pour moi une expérience très forte de la tendresse sans limite du meilleur des pères – le Père – qui passe une bonne partie de son temps à se lamenter qu'on ne lui en demande pas plus. Comme Chiara l'avait transmis à ses compagnes et compagnons, après avoir mis nos intentions en commun, nous répétions ensemble ce que nous voulions dire au Père, de la part de Jésus qui nous avait enseigné comment faire avec Lui, par l'intercession de la Mère du Ciel et pour sa joie, tout pour la gloire de notre Père. Bref, nous étions comme des enfants qui demandent n'importe quoi. Des exemples : la santé de Marie (maintenant elle est soignée pour un cancer), l'avenir de Wesley (qui n'est plus "sous les ponts"), et même jusqu'à mon ordinateur volé et qui a été remplacé trois jours après par un autre quasiment neuf ; et aussi mon carnet d'adresses égaré : je le pensais à Londres (où je vais voir tous les mois notre confrère anglais, John, âgé et très malade –( à la grand joie de mon Provincial, d'ailleurs) mais que j'ai retrouvé à 600 km, près de Bordeaux chez mon ami Maxime sourd-aveugle !...
Dans la joie de vous renouveler mon unité toute fraternelle, spécialement en ce temps de l'Avent, dans la préparation de nos cœurs à accueillir toujours mieux Jésus au milieu de nous… Particulièrement en cette Année spéciale où sans Lui, l'Abandonné, reconnu et préféré à tout, tel qu'il se présente dans notre quotidien.
                      Claude Passebon fsg