martedì 6 agosto 2019

Un magnifico incontro



Roverè Veronese (VR), 29 luglio - 5 agosto 2019


Un magnifico incontro 

alla scoperta della bellezza dei carismi



Da diversi anni un gruppo di religiosi del Movimento dei Focolari nel periodo estivo si ritrovano per in incontro di verifica e di programmazione in un ambiente di montagna. Approfittano di questo momento anche per uno scambio d’anima e per un reciproco confronto con le diverse spiritualità proprie dei loro fondatori, illuminate dal carisma dell’Unità che lo Spirito Santo ha dato a Chiara Lubich. Quest’anno sono stati giorni intensi e cordiali, con tanti scambi e non poche novità, come lo dimostra questa breve narrazione delle giornate trascorse preparata da una piccola commissione nata sul posto.

Il 29 luglio l’incontro incomincia con questo leitmotiv. “Abbiamo molte ricchezze tra noi che in questi giorni vogliamo conoscere”. Così padre Salvo D’Orto e sr. Tiziana Longhitano il primo giorno. Per la sesta volta si tiene un incontro di religiosi a Roverè Veronese nella Casa Incontri Diocesana a 40 minuti da Verona, e da due anni sono presenti anche le Consacrate. Siamo molto internazionali! Veniamo da: Inghilterra, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Germania, Italia, Slovenia, Polonia. Numerosi i partecipanti provenienti dai continenti, dai seguenti paesi: Senegal, Guinea Bissau, Repubblica Centroafricana, Ciad, Burkina Faso, Sierra Leone, Brasile, Argentina, Sri Lanka.

Ad accompagnare i partecipanti c’è Alberto Lo Presti della Scuola Abbà, professore di Storia delle dottrina politica alla LUMSA di Roma, direttore della rivista Nuova Umanità e responsabile del Centro Igino Giordani e membro del Centro interdisciplinare “Scuola Abbà”. “Lo scorso anno abbiamo letto il Paradiso ‘49 fino al capoverso 109. Quest’anno continuiamo da lì” - dice Alberto e aggiunge - “prima del Paradiso ‘49 l’Opera era un’esperienza spirituale, ma non una risposta alle esigenze della Chiesa. Per noi tornare al Paradiso ‘49 è fondamentale per interpretare il nostro presente e guardare al futuro”. Con queste parole e con i tesi di Chiara Lubich in mano, iniziamo a leggere il Paradiso ‘49, facendo prima una sintesi del cammino fatto lo scorso anno. Gli otto gruppi di condivisione che si sono riuniti in serata sono serviti per conoscerci meglio e per condividere i primi momenti di questo percorso e fare famiglia fra tutti.


      Il mattino seguente (martedì 30 luglio) Alberto Lo Presti introduce un video dove Chiara stessa legge ai focolarini di Polonia, Russia e Lituania (Gorki, 3 marzo 2000), dei brani del Paradiso definiti “un viaggio nel seno del Padre”. “All’unità ci si consegna, non si governa. – dice! E ancora - Il Patto è un atto di consegna all’Unità che Gesù realizza come lui sa”. Ricorda anche le parole che Chiara stessa disse quando Foco le chiede di farle voto di obbedienza:

Tu conosci la mia vita: io sono niente. Voglio vivere, infatti, come Gesù abbandonato che si è completamente annullato. Anche tu sei niente perché vivi nella stessa maniera. Ebbene, domani andremo in chiesa ed a Gesù Eucaristia che verrà nel mio cuore, come in un calce vuoto, io dirò: ‘sul nulla di me patteggia tu unità con Gesù Eucarestia nel cuore di Foco. E fa in modo, Gesù, che venga fuori quel legame fra noi che tu sai. Poi ho aggiunto: ‘E tu, Foco, fa altrettanto”.
    Dopo l’ascolto di questi brani, i partecipanti sono rimasti per un attimo in silenzio e poi ne è seguita una spontanea comunione d’anima tra tutti.

Nel pomeriggio Salvo e Tiziana aggiornano sui movimenti a largo dei religiosi e delle consacrate. Negli ultimi anni, come consacrati, stiamo facendo un percorso all’unisono con quello dell’Opera aprendo ulteriormente gli orizzonti verso i laici e i giovani che vivono i nostri carismi. Ricco l’aggiornamento di come questo percorso si stia realizzando in alcune zone: Brasile, Germania, Triveneto. 
    Concludiamo questa seconda giornata con un breve incontro di gruppo che ha favorito la conoscenza reciproca, sigillata, poi, dal Patto di Unità vissuta tutto il giorno e coronato dalla celebrazione eucaristica.

La mattinata del mercoledì 31 luglio comincia con la lettura del Paradiso ’49. Ma prima Alberto ricorda brevemente quanto era emerso dagli ultimi capoversi dello scorso anno per poi iniziare la lettura dal capoverso 110, facendosi aiutare da Suor Tiziana per la lettura delle note. “L’unica via sicura per entrare in relazione con il testo non è quella razionale”, dice Alberto. Certamente tutti i presenti si sentono aiutati nella lettura del Paradiso, dal Patto che ognuno silenziosamente fa dentro di sé, per avere quella necessaria condizione di vuoto interiore per accogliere queste realtà che vi si trovano in quel testo. Segue una prima comunione d’anima che viene continuata nella ora siccessiva.

Nel pomeriggio si lavora nei gruppi su un dossier di “Testi orientativi per un carisma in atto”. E’ una raccolta di testi con documenti su: 1°) il Magistero della Chiesa sulla vita consacrata, 2°) testi di Chiara sui carismi, 3°) gli orientamenti teologici che riguardano la Chiesa e i Carismi”. Sono testi preziosi che illuminano la strada per un cammino fatto insieme come Movimento al largo dei religiosi e delle consacrate.

Successivamente viene presentato il prossimo Convegno che si terrà nei giorni di sabato e domenica del 8-9 febbraio 2020. Quei due giorni sono preceduti dal consueto incontro di tre giorni (5-6-7 febbraio) programmato per i religiosi del Movimento dei Focolari. Il Convegno è rivolto ad un ampio pubblico e avrà come titolo: “Carismi in comunione: la profezia di Chiara Lubich”; si colloca nel centenario delle nascita di Chiara Lubich ed è sostenuto da tutto il Movimento dei Focolari - Opera di Maria. L’obiettivo è di approfondire il rapporto stretto tra il carisma dell’Unità e i carismi della Chiesa e il contributo reciproco che da questo rapporto di comunione ne deriva. Si sta lavorando molto per questa programmazione e ci sono già una lista di persone che interverranno: il card. Joao, p. T. Radcliffe, ex superiore generale dei domenicani, suor Tiziana Merletti, suor Angela Maria Lupo, Lucia Abignente, Fabio Ciardi, Piero Coda. Il comitato organizzativo può essere raggiunto vie mail all’indirizzo: mc4u@focolare.org.

Già da ora tutti i religiosi e le consacrate si sentono coinvolti nella preparazione di questo Convegno.

Nella mattinata del terzo giorno (1 agosto) abbiamo continuato la lettura del Paradiso ’49 dal capoverso 127 al capoverso 143. Ne è seguita, poi, una intensa comunione d’anima. Successivamente, nella seconda parte della mattina è stata letta la Parola di vita di agosto: Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà pure il vostro cuore. Nel pomeriggio il programma, come previsto, è stato sospeso, cosicché a piccoli gruppi tutti si sono organizzati per vivere qualche ora di riposo.



Iniziamo la giornata di venerdì 2 agosto con un documentario inedito, videoregistrato il 20 agosto 1999 a St. Maurice, Svizzera, in cui Chiara legge alcune pagine del ’49 riguardanti l’Inferno. Si tratta dei capoversi che vanno dal 144 al 167. Nel cpv 151 si legge: “Laggiù vi saranno tutte le cose, ma tutte disunite, tutto sfasciato senza l’armonia che è ordine”. Nel video si vedono diversi interventi dei membri della scuola Abbà. Poi, anche tra noi segue una ricca comunione d’anima.

Nelle videoconferenze del pomeriggio Francesca Bosco da Padova e Donato Cauzzo da Roma hanno aggiornato sugli incontri dei giovani religiosi che si tengono durante le vacanze di Natale e Pasqua da cinque anni ad oggi. Oltre alla vita vissuta ci hanno presentato con schiettezza le difficoltà avute. Infatti, spesso si verificava che, una volta terminati gli incontri, non si riusciva a mantenere i rapporti con questi partecipanti. Tuttavia, 8 giovani religiosi ben motivati e provenienti da diverse nazioni a settembre dell’anno in corso parteciperanno all’Assemblea dei giovani dell’Opera. La sfida è lavorare più e meglio nel creare comunione tra le realtà giovanili delle diverse diramazioni.

Nell’ora successiva ci fu una videoconferenza con Jesús Morán, il copresidente dell’Opera. Jesús sta lavorando sul tema del discernimento comunitario che si terrà il prossimo anno e propone anche a noi alcune idee centrali, maturate nel corso di alcune esperienze che ha avuto durante l’estate. Si è chiesto:

Qual è il nocciolo del nostro discernimento? Il discernimento non è solo una tecnica o solo un metodo, ma soprattutto un’esperienza di Dio. Bisogna dunque partire da Gesù. Per Gesù il discernimento della voce del Padre coincide con la sua missione. Entra in quella voce e agisce. Papa Francesco propone tutto questo alla Chiesa. Cosa manca alla Chiesa oggi? Questo incontro profondo con il Padre. L’esperienza di Chiara è che l’ingresso nel seno de Padre è avvenuto attraverso il Patto. Tutti i nostri piani, anche quelli dell’Opera, sono da mutare se non sono radicati in quel Patto.

Leggendo alcune pagine di Piero Pasolini, Jesús è rimasto colpito dall’idea che ‘reale’ è quanto Dio ha fatto. Il credente è nella pace e serenità se crede che il mondo va verso l’Unità, nonostante tutto, anche davanti alle tragedie. Il reale è Gesù Abbandonato, è assumere in noi, bruciare in noi il negativo perché rinasca la vita. Ed ecco che ritorna la prospettiva del Patto di unità attraverso il quale entriamo nel seno del Padre. È qui che possiamo fare tutti i nostri discernimenti: quello personale, quello comunitario, quello istituzionale… Pur in altre prole, lo ha ribadito anche il Cardinal G. Petrocchi quando, nel Corso tenuto agli operatori pastorali a Loppiano, sosteneva che una spiritualità di comunione ha bisogno di un’umanità di comunione.

Quando, poi, un religioso s’incontra con il carisma di Chiara, è normale per lui riscoprire anche il suo fondatore, perché ha trovato un carisma che mette in luce l’azione dello Spirito Santo. Il Movimento dei religiosi non si costruisce dicendo: “Vieni a far parte del Movimento dei Focolari”, ma si costruisce soprattutto attraverso la testimonianza: “vuoi fare un’esperienza che illumina il tuo carisma? Vieni e mettiti in comunione con tutti i carismi”. In Chiara c’è una sintesi nuova ben radicata nella tradizione della Chiesa. L’esperienza di Ignazio di Loyola non sono gli Esercizi spirituali, ma l’esperienza del discernimento della voce del Padre. Ignazio e Teresa sono entrati nel Padre “da soli”, poi l’hanno comunicato agli altri e tanti hanno fatto quella esperienza. Dopo secoli di discernimenti individuali è arrivato il momento del discernimento comunitario, scriveva recentemente Enzo Bianchi. La sintesi di Chiara ci apre ad un ulteriore discernimento, quello trinitario che porta tutti nel seno del Padre.


Oggi, sabato 3 agosto, la lettura del Paradiso ’49 si sofferma sui cpv 168-192. Alberto introduce dicendo che il linguaggio degli articoli di oggi lo possiamo sentire un po’ più vicino alle dimensioni della nostra vita. Infatti, in passato, il tema dei novissimi, soprattutto quello sull’Inferno, era impostato sulla pastorale della paura e non usava riferimenti morali se non un pio desiderio di essere più buoni per non essere castigati. Qui, invece, questi riferimenti morali li troviamo e possono essere tradotti in vita subito: come situarci nei confronti del peccato, della misericordia…  Nel testo troviamo anche dei riferimenti alle parole di vita di questi giorni: “… gratuitamente date … Dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore”, precisamente ai cpv 170, 172, 174. La comunione d’anima che ne è seguita, era tutta su questa linea dell’Amore. Quando non c’è amore c’è l’inferno! Quando invece si ama, c’è un segno della presenza di Dio!

Nel pomeriggio si svolgono due incontri distinti dei religiosi e delle Consacrate. Salvo comunica, tra l’altro, alcune statistiche aggiornate. Questa è l’attuale situazione:
-           Religiosi e Consacrate   1696.
-           Religiosi in formazione 1184. 
-           Religiosi in Europa           627,
-           Religiosi in Italia               318.

Per quanto riguarda il Movimento dei Religiosi ci sono stati dei passi in avanti nella sua comprensione, ma ci sembra anche che, in generale, sia venuta meno la ‘prossimità’, cioè il prendersi cura dei religiosi personalmente”. - dice Salvo - “Gli incontri di nucleo dei religiosi si fanno, ma alle volte rischia di mancare una vita di relazione e di comunione. In positivo vediamo che non ci si arrende alla distanza e alle difficoltà. Si utilizzano ad esempio le nuove tecnologie: i gruppi WhatsApp, le videoconferenze… I religiosi dell’Asia si incontrano regolarmente in videoconferenza il martedì”. Salvo parla anche della convergenza sempre maggiore con varie realtà dell’Opera e del Centro Evangelii Gaudium di Loppiano.

Il video di Chiara ai religiosi a Mollens il 5 agosto 2000, apre la giornata di domenica 4 agosto. “La chiesa è un magnifico giardino in cui fiorirono tanti fiori (carismi). Sta a noi unificarli”. - dice Chiara - “In Paradiso ho visto le focolarine, i focolarini e in grande evidenza i religiosi, infine tutto il Movimento”.

Segue una intensa comunione d’anima. Successivamente, avvertiamo più forte un senso di ringraziamento verso Dio che si è servito dello strumento di una sua creatura come Chiara L. per farci arrivare questa spinta a lavorare per mettere i carismi sempre più in comunione fra di loro. Si è pensato di esprimere questo impegno comune a tutti, con una lettera di saluto ad Emmaus e Jesus, che attualmente presiedono quest’Opera di Maria comunicando loro:

Vi scriviamo … al culmine di questi giorni trascorsi insieme: in Paradiso con Chiara, in una nuova coscienza di unità con tutta l’Opera.

… Ci ha fatto una impressione enorme … rivedere la presenza dei carismi nella Chiesa e nell’Opera attraverso quanto ci ha detto Chiara a Mollens (CH) il 5/08/2000, e dopo quello che Jesús Morán ci ha detto nel collegamento video fatto con lui. Ci pare di comprendere che la visione dei carismi che qui è venuta in luce, potrebbe rispondere a quello che incominciamo a vivere oggi nell’Opera a partire dalla celebrazione dell’anno centenario: l’amore reciproco tra i carismi clarificati dal carisma dell’unità, frutta una luce nuova, sia per l’Opera di Maria che per la Chiesa.

Come Consacrate e Religiosi sentiamo che Dio ci chiama ad essere pienamente impegnati a realizzare questo disegno.

Nel pomeriggio Salvo e Mariano aggiornano sull’economia. Le case che attualmente i religiosi hanno sono ad Albano, a Loppiano, a Luminosa (USA), a Tagaytay (Filippine), alla Mariapoli Ginetta (Brasile). Nei prossimi anni c’è bisogno di interventi di risistemazione sulla casa di Loppiano perché c’è stato uno smottamento di terreno che ha creato crepe. Si è pensato insieme come contribuire all’economia anche attraverso la celebrazione di messe ad intenzione del Centro dei religiosi in modo che le intenzioni già raccolte possano essere trasferite dai debiti raccolti, alla cassa della Branca dei Religiosi, utilizzando, così, il corrispettivo per la formazione. Queste eventuali comunicazioni di messe celebrate, comprese quelle delle messe da celebrare, vanno comunicate via email a: religiosi@focolare.org.

Carlos Andrade aggiorna, poi, sulla nascita e sullo sviluppo della rivista Ekklesia. L’edizione italiana ha 1584 abbonati. Ci sono anche 136 abbonati online. L’edizione inglese viene tradotta dal Ufficio centrale e riporta la traduzione del 75% della versione italiana. L’edizione spagnola ha pensato di fare dei libretti che raccolgono diversi temi e la tiratura è di 600 copie. L’edizione tedesca ha 400 abbonati. In francese si continua con la testata Unitè et Charisme, ma i contenuti sono di Ekklesia e gli abbonati sono180. In Brasile si pensa di fare un’edizione portoghese trimestrale o quadrimestrale. L’edizione slovena è esattamente come quella italiana. La versione polacca conserva la testata Unità e Carismi. Si prospetta anche una versione slovacca.

L’ultima giornata (lunedì 5 agosto) inizia con la meditazione “Il disegno di Foco per i Movimenti a largo raggio” tenuta da Salvo, che racconta anzitutto come è nata questa meditazione partendo dalla domanda “Perché Foco ha a che fare con i religiosi dell’Opera?” Ricorda l’incontro tra Chiara e Foco a Montecitorio nel 1948 e una risposta data da Chiara a chi le domandava se Foco possa essere considerato un cofondatore dell’Opera; una domanda alla quale Chiara, ovviamente, ha risposto di sì con convinzione. Dopo una tale meditazione la comunione d’anima è stata molto intensa.


Questo incontro tra Religiosi e Consacrate, meglio, questo incontro tra carismi, così intenso e profondamente vissuto, si è velocemente concluso, ma tutti sono partiti con la vera convinzione che questa unità creata qui, rimane! Ed è questo che si desidera comunicare a tutti nel convegno di febbraio 2020, celebrato in ricordo di Chiara Lubich, ma programmato per infondere luce nei carismi della Chiesa di oggi.

P. Pasquale C., sr. Carla C., p. Piotr A.

venerdì 12 luglio 2019

Un’immersione di spiritualità e di gioia

Ottmaring (Germania), 1-5 luglio 2019

Cinque giornate di intensa vita spirituale


Un centinaio di partecipanti di 50 congregazioni differenti di Germania, Austria, Svizzera e Svezia, si sono ritrovati insieme per alcuni giorni ella Cittadella ecumenica di Ottmaring (vicino ad Augsburg in Germania). 
Questo incontro era stato gestito dal Movimento dei Focolari, ma era indetto dalla Conferenza dei Consacrati della zona tedesca. Quindi i convocati erano religiose e religiosi di lingua tedesca. La Presidente della Conferenza (DOK = Conferenza Tedesca delle superiore e dei Superiori degli Istituti religiosi) era sr Katharina Kluitmann ed erano presenti anche religiose e religiosi di varie chiese.


Il programma prevedeva interventi di persone di diverse confessioni cristiane ed ampi momenti di dialogo tra il cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congragazione per la Vita Consacrata del Vaticano. Gli interventi e il dialogo sincero e aperto sono stati per tutta questa qualificata l’assemblea molto interessanti e le relazioni con i presenti si sono moltiplicate. Si vede che la spiritualità del carisma dell’Unità nel Nord Europa c’è, è viva, anche se l’età delle religiose e dei religiosi è abbastanza elevata, tranne qualche eccezione.


Le/i partecipanti hanno apprezzato anche la musica con la quale, quattro ragazze giovani dell’Austria hanno contribuito a creare un clima di ascolto e riflessione profonda nella sala. Con i loro strumenti queste giovani hanno vivacizzato delle giornate.
Finito l’incontro, in un momento ricreativo con birra e musica, si coglieva molta gioia e tanta spontaneità che ha favorito le relazioni reciproche. Dopo cinque giorni di questo tono così familiare, sincero e coinvolgente,  tutti sono partiti con la certezza che queste giornate hanno lasciato un ricordo indelebile e dato una fisionomia di partecipazione più ampia fra religiose e religiosi di molti ordini e congregazioni. La voglia di rivedersi per uno scambio profondo è sincera, e la comunione che si è creata resta viva e concreta.

Il clima di famiglia è stato straordinario facendo sperimentare a tutti la gioia dell’unità nella diversità. C’è da ringraziare davvero Maria e lo Spirito Santo per come è stata portata avanti l’Opera, puntando sempre alla inclusività e partecipazione: l’unità è davvero un dono dello Spirito Santo che spinge verso dove vuole e come vuole.
Sr. Tiziana e p. Salvo

mercoledì 27 marzo 2019

Inghilterra - Consacrati alla scuola di comunione


Gran Bretagna - Centro per l'unità, Welwyn Garden City, 18 al 22 febbraio 2019


Consacrati alla scuola di comunione




Consacrate e consacrati dell'Europa occidentale che conoscono il Movimento dei Focolari hanno scelto di venire a Welwyn Garden City per partecipare ad una scuola di comunione che si ispira al carisma dell'unità di Chiara Lubich; si è trattato di un approfondimento che porta luce anche ad altri carismi e che, come ogni carisma, si pone a servizio della Chiesa e del mondo.
Gli organizzatori, che annualmente promuovono questa iniziativa, hanno allargato l’invito ad altre persone della vita consacrata, dicendo loro che la casa aperta. E fu così che tra coloro che hanno aderito 8 su 19 erano lì per la prima volta. C’era chi veniva dall'Irlanda, dalla Spagna, dalla Francia, dal Belgio, dai Paesi Bassi e dall'Inghilterra ed appartenevano a 13 ordini o congregazioni religiose diverse.
Il tema prescelto era "L’ascolto dello Spirito Santo per porsi al servizio dell'umanità", perciò l'attenzione si è concentrata sul comprendere della Chiesa a partire dall’azione Spirito Santo.
Ci furono due conferenze: una sulla Chiesa e l’altra sullo Spirito Santo, integrate poi da una riflessione sulle visite fatte da Giovanni Paolo II nell'agosto del 1984 in due centri dei Focolari (Rocca di Papa e Castel Gandolfo) e quella più recente di Papa Francesco avvenuta nel maggio 2018. Quest’ultima riflessione ha sottolineato innanzitutto l'importanza e la differenza di queste visite.
-       Quella di Giovanni Paolo II ha sottolineato l'ora carismatica per il Movimento dei Focolari. Chiara Lubich, era ancora viva e il suo ruolo di fondatrice stava dando un’identità ai religiosi di quel tempo. Infatti, eravamo ancora nella fase di nascita dell’Opera di Maria e c’era tanto entusiasmo e gioia, oltre alle difficoltà.
-       La seconda visita di Papa Francesco il 10 maggio 2018 ebbe luogo all'epoca più "incarnazione", dopo la morte della fondatrice (Chiara Lubich morì nel marzo 2008 e anche la maggior parte dei suoi primi compagni ora non ci sono più). Papa Francesco, in questa fase post-carismatica, nel suo intervento sottolineava che a Loppiano (Firenze) emerge il significato di "Popolo di Dio” nel suo insieme. Questa è un'immagine di Chiesa del Vaticano II, ma riscontrata in miniatura in questo recente Movimento ecclesiale.
Cercando, quindi, di attingere alla fonte di questo carisma in questo incontro ci si è messi in ascolto di una fondamentale conversazione tenuto proprio qui a Loppiano nel 1966 da Chiara Lubich: "La Passione per la Chiesa ". Questo tema, alla luce degli ultimi eventi ecclesiali fu veramente di attualità.
Inoltre, i membri del Focolare in Gran Bretagna sono molto attivi in ambito ecumenico con dei risvolti che toccano molti religiosi del continente europeo. Questi sviluppi sono statui una rivelazione per i nostri amici non britannici e per alcuni dell'Irlanda. La condivisione di queste esperienze ecclesiali portate avanti dai religiosi ha richiesto tempo, ma ha suscitato tanto interesse. «Per me è stato un momento emozionante. Mi è sembrato di toccare la presenza di Dio e di aver vissuto un momento profetico di cui il mondo e la Chiesa oggi hanno bisogno. Per rinnovare la Chiesa è importante ascoltare attentamente ciò che lo Spirito Santo dice oggi.
A partire dalla enciclica Mistici Corporis del giugno  di Pio XII (1943) i termini comunione,  Corpo Mistico, per i religiosi costituirono l’oggetto del proprio rinnovamento. Questo incontro di approfondimento si proponeva, perciò, di essere in linea con gli attuali sviluppi della Chiesa, ben espressi nei documenti del Vaticano II, nella enciclica Novo millennio ineunte di Papa Giovanni Paolo II (2000), ed infine nella esortazione apostolica di Papa Francesco Evangellii Gaudium. In questo incontro è risuonata l’urgenza di impegnarsi per una comunione effettiva. «Non possiamo andare a Dio da soli - è stato detto - abbiamo bisogno di sostegno e aiuto. I nuovi movimenti ecclesiali della Chiesa cattolica e quelli delle altre chiese sono doni di Dio e sono disponibili se le persone hanno occhi per vederli. Non è forse giunto il momento per noi, come istituzioni religiose, e per noi personalmente, di saper cogliere questi doni che ci vengono offerti? Gesù ha pregato per questo quando prima di morire ha chiesto al Padre di realizzare il «Che tutti siano uno».

Jonathan Cotton, osb

martedì 19 marzo 2019

Primavera nel cuore dell'Europa



Solingen (Germania), 11-15 marzo 2019.

Primavera 

nel cuore dell’Europa


Mentre gli alberi e gli arbusti, passato l’inverno, cominciano a germogliare e spuntano i primi fiori, un gruppo di religiosi confluisce al Centro Mariapoli PACE a Solingen (Colonia). Sono 12 religiosi che provengono dalla Germania, dall’Austria, dalla Svizzera e dall'Olanda. Nell’Opera di Maria essi appartengono alla zona dell’Europa Centrale (DACH) e dimostrano tutta la sapienza di decine d’anni di vita vissuta in contatto con il carisma dell’unità. 
Il loro ritrovo annuale è caratterizzato dalla gioia di vivere quattro giorni in famiglia. 
In un primo momento, per coinvolgere tutti nello stile e nel tema di questo incontro, ciascun partecipante condivide le esperienze personali, rispondendo ad una domanda sfidante: Come sto io nella Chiesa di oggi? Qui troviamo abusi, incomprensioni, mancanza di dialogo, delusione per il comportamento di alcuni rappresentanti della Chiesa… Sono tristi realtà ecclesiali che giustificano l’affermazione: Stiamo vivendo una notte della Chiesa. Tuttavia, in questo buio brillano anche delle luci che vengono in modo singolare dalla visione di Chiesa prospettata da Chiara Lubich, o dalle intuizioni teologiche di Klaus Hemmerle ex vescovo di Aquisgrana (1929-1994), oppure dalle iniziative per i giovani, presentate e programmate da ‘riferenti validi ed esperti’, come qualcuno dei presenti sosteneva.






Guardando a questo incontro appena concluso, possiamo dire che questi giorni vissuti insieme sono stati caratterizzati, non solo da un grande fraternità tra i partecipanti, ma anche dall'esperienza di una costante condivisione in tutti i risvolti di questa breve convivenza, sia nella programmazione, come pure nella gestione pratica e perfino nel servizio domestico della casa ospitante. Insomma, fin dal primo momento nel Centro Mariapoli PACE questi religiosi si sono sentiti a casa e hanno fatto una vera esperienza di Chiesa che vive nell’amore reciproco. A conferma di questo, nell’ultima serata finale erano presenti alla cena anche i quattro Focolarini di Colonia, formando così un’unica famiglia. In vari modi i membri del Movimento dei Focolari sono stati un valido aiuto per la buona riuscita di questo incontro: sia nella preparazione e nei contenuti del programma, come anche negli aspetti organizzativi pratici. C'erano anche dei momenti proposti dai religiosi stessi, come ad esempio la preghiera del mattino con l’inserimento della Parola di Vita.
Lo svolgimento del programma ha dato un tocco di leggerezza a tutto l’insieme. Infatti, tutti hanno goduto della visione artistica ‘terrestre-celeste’ del grande pittore Marc Chagall, come pure della bellezza che si è respirata nel moderno santuario mariano di Neviges, apprezzato grazie alla guida di P. Paul Waldmüller che vive e opera lì. 

Da Neviges il gruppo è andato ​​a Bleiberg, sede di una comunità di diaconesse evangeliche. Sr. Ilse ha presentato le attività di questa comunità ricca di iniziative apostoliche e caritatevoli veramente edificanti.
Neviges, Madonna
    Lo svolgimento del programma ha dato un tocco di leggerezza a tutto l’insieme. Infatti, tutti hanno goduto della visione artistica ‘terrestre-celeste’ del grande pittore Marc Chagall, come pure della bellezza che si respirata nel moderno santuario mariano di Neviges, apprezzato grazie alla guida di P. Paul Waldmüller che vive e opera lì. Da Neviges il gruppo è andato ​​a Bleibergquelle, sede di una comunità di diaconesse evangeliche. Sr. Ilse ha presentato le attività di questa comunità ricca di iniziative apostoliche e caritatevoli veramente edificanti.

Tutti sono partiti da questo incontro con la gioia di aver capito dove il Signore li chiamava ad impegnarsi, affinché la Chiesa corrisponda sempre più e meglio al suo disegno divino. Veramente lo Spirito Santo, anima della Chiesa e del mondo, sta dolcemente preparando anche nel Nord-Europa i germogli di risurrezione per una nuova primavera. 

(Theo Jansen e Alois Schlachter)

lunedì 11 febbraio 2019

Incontro ecclesiale ecumenico

Baar (Svizzera), 24 settembre 2018


Giornata ecumenica


Il 24 settembre scorso si è svolto a Baar (Svizzera) una grande manifestazione di circa 400 Religiosi e Religiose provenienti dalla Svizzera con il Cardinale Joâo Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per la Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. C’erano rappresentanti da più di ottanta comunità, la maggioranza della Chiesa cattolica, ma anche da 10 comunità della Chiesa della Riforma e da una comunità ortodossa. Inoltre, c’erano quattro istituti secolari, quattro movimenti, quattro nuove comunità o Famiglie ecclesiali.

L’incontro si è tenuto nella grande sala del Comune di Baar, ed il giorno dopo si sono incontrati i superiori e responsabili delle comunità religiose nel nostro Centro di Incontri e di Formazione “Eckstein”.

Le persone del Movimento presenti qui a Baar hanno dato un grande contributo organizzativo affinché questa manifestazione potesse svolgersi nel miglior modo possibile; un servizio che è stato riconosciuto e molto apprezzato.

Un breve video di 4 minuti, fatto in modo professionale da Valter Hugo Muniz, riflette questa giornata con brani del discorso del Cardinale ed interviste ai partecipanti.



Per tutti è stato un vero incontro di Chiesa, dove carismi antichi e nuovi si sono incontrati e dove l’Opera di Maria si è messa al servizio. 












                                     




giovedì 24 gennaio 2019

Suore, Religiosi e Focolarini per un Natale Insieme


Castel Gandolfo e Sassone (Roma), 27-30 dicembre 2019



Consacrate, Religiosi e Focolarini consacrati 

dell’Italia per un

Natale Insieme




 Da alcuni mesi questo incontro era stato annunciato da Andrea e Rosalba, responsabili della grande zona italiana, come un ritiro annuale, ma con una novità inaspettata: l’invito era rivolto a focolarine e focolarini, insieme alle Consacrate e ai Religiosi d’Italia. L’organizzazione era nella mani dei rispettivi referenti zonali, sia per i focolarini che per i consacrati, ed infine si riversava direttamente sul sito del Centro Mariapoli di Castel Gandolfo.

Tra 1200 partecipanti c’erano, 34 religiosi e 36 consacrate. L’incontro si svolgeva in due posti distinti: un raduno generale per tutti i partecipanti al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo e nel pomeriggio per zone distinte. Per le consacrate e i religiosi italiani, insieme ai focolarini del Triveneto, gli incontri pomeridiani si svolgevano presso il Carmelo a Sassone.

L’argomento che ha suscitato tanto interesse in tutti verteva sul tema della Speranza, svolto in diverse sfaccettature: Speranza in chi?, con chi? per chi? e infine Speranza a 4D. La commissione preparatoria, per la verità, ha lavorato bene, pur essendo variegata nella sua composizione per poter venire incontro a tutte le attese dei presenti. In questa commissione c’erano tutti: focolarini a vita comune, sposati, consacrate, religiosi… Un aspetto, questo, molto importante perché ha richiesto da subito di fare un’esperienza di vera collaborazione nella ricerca di un sentire comune, tenendo presente tutte le sensibilità delle regioni Italiane, cercando di raccogliere, proporre, discutere, scegliere e mettere in atto esperienze, videoclip, interventi e interviste che in questi quattro giorni hanno dato un’idea delle gioie e speranze presenti in questo territorio.

Gli incontri che si sono fatti in comune al Centro Mariapoli sono stati apprezzati per la loro profondità, ma anche per la concretezza delle proposte. L’essere, come in un salotto, con la Presidente e il Copresidente del Movimento dei Focolari è stato un entrare nella vita più intima dell’Opera di Maria, che oggi nella Chiesa sta individuando come essere attenta e vigile per dare risposte puntuali alla attuali attese. 

Lo stesso tema del Card. Giuseppe Petrocchi Il dono di noi, coscienti di essere Chiesa per l'ut Omnes, ha lanciato lì parecchi interrogativi che richiedono una coerenza di vita di fronte ai doni che lo Spirito Santo non cessa di donare oggi alla sua Chiesa.

Il programma prevedeva anche di riservare due pomeriggi per i Religiosi e la Consacrate per sviluppare temi e realtà che li riguardavano più da vicino. Una risonanza particolare hanno avuto i temi sullo Spirito Santo e sulla Chiesa, presentato da Margaret e Marc, i due consiglieri generali per il dialogo nella Chiesa cattolica. 
Padre Fabio Ciardi Oblato ha esposto l’esperienza mistagogia di Chiara, come si deduce dal Paradiso ’49 da lei stessa trasmesso. Carlos Andrade con Sameiro e Marco ci hanno presentato la nascita di una nuova rivista , Ekklesìa appunto, che diventerà uno strumento di formazione e informazione per tutta la realtà ecclesiale del Movimento dei Focolari e oltre. Un intervento molto apprezzato è stato quello di Alba Sgariglia sul tema lo Spirito Santo nel Paradiso ’49. Successivamente e per un rilancio della vita delle consacrate e dei religiosi, P. Egidio Canil e Suor Carla Casadei ci hanno comunicato i nuovi orientamenti sul Movimento per la vita consacrata, che ha lo scopo di favorire una più profonda comunione tra i carismi che attingono luce dal carisma dell’Unità dell’Opera di Maria. 
A tal proposito il tema di suor Tiziana Merletti, Profezia di un carisma dopo il Fondatore, corredato di belle esperienze, ha fatto capire quale deve essere l’anima giusta affinché questo nuovo carisma possa dare un servizio ecclesiale specifico. La consacrazione a Dio di alcuni focolarini e focolarine avvenuta durante la celebrazione eucaristica finale è stata una degna conclusione del ritiro.


Molti e positivi sono stati gli echi e le risonanze dei partecipanti  che hanno sottolineato il valore e l’importanza di questi momenti al ritiro. Ecco alcune impressioni delle Consacrate:
È  stata un'esperienza davvero unica. Non ho mai vissuto un'esperienza di Focolare allargato così bella come quella di questo anno. È stato un crescendo continuo di Grazie, di luce, di gioia, di comunione, di affetto reciproco… Un cammino che deve continuare, perché è stata davvero un’esperienza di famiglia dell’Opera Unita.
Molto indovinata la scelta del tema: la Speranza! Ho una gioia immensa nel cuore proprio per le religiose che hanno potuto fare veramente un’esperienza di vita insieme, non solo a livello spirituale, ma umana, concreta, come nella casetta di Nazareth, dove vivevano fianco a fianco i tre, vergine, sposato con Gesù in Mezzo. Sono davvero ancora in contemplazione. Sì, ho l’impressione che una nuova strada si sia aperta....
La "folla" così grande di 1200 persone si è trasformata in un incontro fra persone care, una intima e preziosa riunione di famiglia. Rimane tanta gioia nel cuore e tanto desiderio e volontà di poter vivere ogni giorno quanto lo Spirito Santo ci ha donato.
Ripensando all'Incontro a Sassone, ho sentito nell'anima una grande gratitudine alla SS. Trinità per aver potuto concludere il 2018 con questo incontro di consacrati (religiosi e focolarini). Mi è sembrato un ulteriore dono di Maria! L'evento stesso mi è sembrato un grande "esordio" dello Spirito Santo che lo ha ispirato e programmato. Mi ha colpito soprattutto la realtà della Chiesa, trovandomi a ripetere spesso: È questa la Chiesa! Sono tornata con una grande pace e gioia e col desiderio di vivere  con maggiore radicalità nella docilità quotidiana allo Spirito Santo. 

Anche i Religiosi hanno condiviso, alcuni a voce ed altri per scritto, i loro echi sull’incontro:

È stato come sentirci tutti partecipi di un’unica famiglia, togliendo tutte le differenze e distinzioni. Siamo stati arricchiti tutti e tutte dallo stesso grande carisma dell’unità.
Quando è arrivato l’invito ai Religiosi di partecipare al Ritiro annuale di fine anno con i membri del Focolare e di fare con loro un’esperienza più completa, l’ho colto come una opportunità per costruire la presenza dei Religiosi in quel mistico sposalizio dell’Anima che il Verbo di cui Chiara Lubich parla nella sua esperienza del Paradiso ‘49.
Il tema di P. Fabio, che descriveva la Scuola Abbà come una mistagogia di Chiara, mi ha spinto a radicarmi in modo costante nel Patto che ci fa diventare tutti Gesù. Unito a tutte e tutti con il forte sentimento di riconoscenza, ringrazio per un dono così grande come è l’Ideale dell’ut omnes.

Armando Ceccarelli s.j.