martedì 12 settembre 2017

Un esperienza di ecclesialità in Pakistan


Una fiammata di spiritualità portata dal carisma dell’Unità

Un focolare temporaneo


Da tempo alcuni sacerdoti ai quali si sono aggiunti anche i Religiosi, hanno pensato di poter accogliere la richiesta dei responsabili zonali del Movimento dei Focolari del Pakistan per formare un focolare di sacerdoti e religiosi che nel mese di luglio 2017 si sarebbe recato in quel territorio per incontrare le diverse realtà ecclesiali lì presenti. 

Il viaggio è stato programmato e si è concretizzato con due sacerdoti: Don Daniel Farrugia, sacerdote focolarino di Malta e P John Marconcini, religioso dei Missionari della Consolata (IMC). Gli Incontri previsti da questo focolare itinerante erano sostanzialmente tre: con i sacerdoti, con i seminaristi e, infine, con i vescovi.


1.       Con i sacerdoti
Venerdì 14 luglio dopo pranzo i 23 sacerdoti e religiosi, che hanno partecipato al primo raduno di tre giorni alla cittadella di Dhalwal che si trova a 200 km da Islamabad, sono ritornati nelle loro casa. Dalle loro impressioni si avverte che si portano nel cuore questa realtà che si è verificata lì e dicono che «le focolarine, le volontarie e le famiglie della cittadella ci hanno circondato con tanto amore e hanno creato un ambiente molto accogliente».
In programma, concordato insieme, prevedevo la presentazione di un video di chiara sull'Unità, un secondo sulla Parola di vita e Gesù Abbandonato. Infine, un tema sul Paradiso ‘49 accolto in profondità e che si è rivelato come un momento particolarissimo e accolto con semplicità dai sacerdoti.

Alcune loro impressioni: 
Il vicario di Lahore ha detto che era venuto con qualche pregiudizio, ma ritornava con una impressione ben diversa e positiva dopo questi giorni insieme. Don Agostino uno dei primi sacerdoti focolarini ha detto che questi giorni erano un rilancio nel Ideale. Don Sahzad un giovane sacerdote vice rettore nel seminario minore che non trovando un momento per stare con Gesù davanti all'eucaristia ha capito che poteva vederlo nei fratelli. Don Noman, un altro sacerdote giovane, ha voluto ritoccare il nome di questo raduno... "come in cielo così in terra..." mettendoci queste parole "come nella cittadella di Dhalwal così nella mia parrocchia". Un giovane religioso francescano, che ha vissuto un momento difficile per la sua vocazione ringraziava i focolarino per il supporto e l’attenzione ricevuti da loro. Nonostante altri incontri che ha avuto prima di questo raduno, ha voluto partecipare anche qui in questi giorni che per lui hanno avuto la stessa atmosfera di Assisi, comprese le montagne che circondavano la cittadella, e il contenuto dei discorsi di Chiara e ben altro.

2.     Incontro con i seminaristi

Appena ritornati da questo incontro, abbiamo incominciato subito a preparare il raduno per i 50 seminaristi e giovani religiosi previsto dal 17 al 21 luglio. Essi arriveranno già domani nel pomeriggio e in serata e rimarranno nella Cittadella Hope (speranza) di Dalwal per il loro primo incontro.
Sono arrivati in 49 seminaristi e giovani religiosi provenienti da diverse diocesi del Pakistan: 8 seminaristi dal seminario maggiore, 26 seminaristi dai seminari minori dalle diverse diocesi e un gruppo di 15 giovani religiosi (14 cappuccini e un Oblato di Maria Immacolata). Per tanti era il primo contatto con il carisma dell’Unità di Chiara Libich.
Il titolo dell’incontro suonava così: Change your heart; change the World e si è svolto in un’atmosfera accogliente grazie alle focolarine e focolarini e tutti quelli che fanno parte della cittadella, come le famiglie e le volontarie.
In questi giorni abbiamo meditato su quattro punti fondamentali della spiritualità dell’unità, Dio Amore, la Parola di Dio, l’Unità e Gesù Abbandonato. Un momento speciale è stato lo spazio dato alle loro domande la mattina del terzo giorno.
Il venerdì mattina il vescovo di Karachi, Mons Joseph Cutts, arrivato inaspettatamente la sera precedente, ha celebrato la messa di ringraziamento conclusiva. Sono stati veramente giorni di grazia.
Dalle impressioni che alcuni di loro ci hanno comunicato si nota che hanno esperimentato una presenza viva di Gesù:
Anees Mathew – Karachi: The meeting for me was very enhance me and I learned many things. Brotherhood in priesthood is very important for us, I heard here.
Shmaueni Naveed: St. Mother Teresa said that it is not important that how much you do but it is important that how much you do with love. It is not important that how much you give but it is important that how much you give with love so have I am experience of this that whatever you do you do with love as Chiara did in her life. It was great opportunity for us that all the seminarians and young Religious were been at one place which is the city of Peace and after this I felt fortunate that I have experience the love of Christ with the focolare members and Rev. Fr. John and Fr. Daniel. So please I will suggest you that continue this kind of activities for seminarians and priest and religious.
Farhan Bhatti – Karachi: It was my first experience to be here in this Focolare Family. And it was a wonderful experience. I learned many things from this Family.
Sunil Safraz – Karachi: First of all I ask you pardon for not having enough words to express thoughts about amazing, wonderful and beneficial program. This meeting is a upturn of my life. It has thought me to love God and my brothers and sisters. It has thought me to spread love around.

3.     Con i vescovi.

Dal 21-23 luglio 2017 i tre vescovi sono rimasti insieme per due giorni a Dalwal. Erano Mons Joseph Arshad, arcivescovo di Faisalabad, Mons Joseph Cutts arcivescovo di Karachi e Mons Victor Gnanapragasam, vicario apostolico di Quetta.
Dopo il primo incontro di presentazione, i vescovi hanno subito espresso il desiderio di conoscere più profondamente la vita del focolare tanto che uno di loro ha detto: “siamo venuti per imparare”. Quindi sono stati presentati i punti della spiritualità e i colori. Dopo Tomeo, focolarino, ha presentato, con l’aiuto di alcuni clips, l’Opera di Maria con i diversi rami, movimenti e dialoghi. I vescovi hanno mostrato particolare interesse alle branche delle famiglie e dei giovani, soprattutto per la formazione che loro ricevono.  Dopo il primo giorno si vedeva che si è creato un clima di famiglia.
Prima di partire i vescovi hanno voluto ringraziare le focolarine e tutta la comunità per l’amore e lo spirito di accoglienza con i quali li hanno accompagnati in quei giorni, augurando loro che questo approfondimento continui e si ripeta con la presenza degli altri vescovi.

Dopo l’incontro siamo andati a Lahore accompagnando Mons Joseph Cutts. Stiamo stati alloggiati al Renewal Centre. Al centro di Lahore abbiamo incontrato Mons Sebastian Shaw, Archbishop of Lahore and Mons Bennie, Bishop of Multan, invitati al focolare per la cena di addio da una delle focolarine che lascia il Pakistan dopo 13 anni. Al mattino del Martedì, una atmosfera semplice e familiare siamo stati invitati, con Fr Francis, con il vescovo Bennie di Multan e il diacono Waqas in canonica del parroco di Youhanabad per la colazione. 

sabato 2 settembre 2017

Il cammino ecumenico non si arresta

Schwanberg (Germania), 24 al 29 agosto 2017

C.I.R. - Conferenza Inter-Confessionale dei Religiosi

20° Congresso Internazionale


Si è tenuto presso le suore della comunità Evangelica - luterana di Casteller Ring a Schwanberg (Germania) il 20° Congresso del C.I.R.


I 60 partecipanti, uomini e donne consacrate, provenivano da tanti paesi europei. C’era pure un rappresentante dagli Stati Uniti e due suore dall'India che attualmente vivono nella Repubblica Ceca. L’Inter-Confessionalità era espressa tra consacrate e consacrati Cattolici, Evangelici, Luterani, Riformati, Anglicani, Presbiteriani e Ortodossi.

Il tema di fondo era Il contributo che la Vita Consacrata può dare alla propria Chiesa. Conrad Sciberras, dei missionari di san Paolo della Chiesa Cattolica, ha dato un suo contributo, naturalmente parlando della Chiesa Cattolica e mettendo in luce la spiritualità di comunione, un punto che ha toccato l’interesse di tutti. 
Al termine dell'incontro l’inglese p. Nicolas Stebbing CR, responsabile del Conferenza, ha scritto a p. Conrad che la spiritualità di comunione potrebbe forse essere il tema per il prossimo incontro programmato per il 2019.
Dell'Opera di Maria – Movimento dei Focolari eravamo presenti 4 religiosi: Jonathan Cotton OSB (Inghilterra), Paul Waldmuller OFM e Timotheus Schwab OSB (Germania) e Conrad Sciberras MSSP (Italia-Malta).
Una delle relatrici del meeting era Anna Maria aus der Wiesche, molto vicina all'Opera perché da anni partecipa al progetto “Insieme per l'Europa. In questa circostanza noi religiosi ci siamo presentati a lei che, visibilmente contenta, ha affermato che per lei "Chiara è sempre nel suo cuore".

Durante la serata di reciproci scambi, Conrad ha avuto l’occasione di presentare a tutti un video sulla Settimana Ecumenica che si è svolta a Castel Gandolfo lo scorso Maggio. Tutti rimasero impressionati nel vedere 700 persone di 69 Chiese Cristiane riunite insieme. Alcuni dei partecipanti, poi, sono venuti a dire che in passato avevano partecipato a Mariapoli, o che attualmente ricevono la Parola di Vita.  



(p. Conrad Sciberras, MSSP)