domenica 2 dicembre 2018

Les visages de l’attente

Fribourg (CH), 30 novembre 2018




Les visages de l’attente: le Père Joseph Kuster 


 par Bernard Litzler
(vedi sotto la versione italiana)


En ce temps de l’Avent, cath.ch va à la rencontre de témoins. Ainsi le Père Joseph Kuster, 81 ans, membre de la Société des Missionnaires de Bethléem. Un missionnaire souriant, façonné par la spiritualité des Focolari et de sa fondatrice Chiara Lubich.

 L’Avent, temps de l’attente… Pour le Père Joseph Kuster, qui reçoit dans la maison des Missionnaires de Bethléem, sur la colline de Torry, à Fribourg, l’attente comporte diverses facettes. Dans la génération des aînés, que peut-on attendre? A quelques jours d’une opération du cœur, le religieux attend que le passage à l’hôpital se passe bien.

Mais la question va plus loin. Pour une personne âgée, quand les années passent, qu’attend-on? “La rencontre définitive, dit-il, la rencontre avec Celui qui m’a appelé et que j’ai pu choisir. Je sais qu’il me donnera son amour miséricordieux, car le Christ s’est livré pour moi. Je n’ai rien à craindre de lui, malgré mes déficiences’’.

Le père Kuster a grandi avec l’image d’un “Dieu juge qui observe’’. “Ça m’empêchait de me sentir vraiment heureux. Il restait toujours un peu de tristesse dans mon cœur’’.

Une nuit sans dormir

En 1969, lors d’une rencontre de religieux, il éprouve ce qu’assurait Chiara Lubich, la fondatrice du mouvement des Focolari: “Dieu t’aime infiniment, immensément’’. Dans un moment de prière, Joseph Kuster fait une expérience renversante, comme un éclair. Il comprend: Dieu l’aime, infiniment. Il s’en remet, joyeusement: “C’est la seule nuit que j’ai passée sans dormir, tellement j’étais heureux, confesse-t-il, sourire en coin. C’était comme un deuxième noviciat… Il y a vraiment eu un avant et un après’’.

“Que Dieu devienne chair, plus j’avance, plus cela me laisse bouche bée.”

Son entourage le confirme: il est devenu souriant. “Mes confrères ont mis ça sur le charme de la Suisse romande, où je venais de déménager’’. Car la réputation des Focolari, à l’époque, “était mauvaise’’. “Pensez donc: un mouvement lié au pape!”.

Obéir par amour

Mais pour Joseph Kuster, au contraire, les “Foco”, c’était “l’Evangile traduit en vie”. Car durant sa formation, avant le concile Vatican II, l’époque était davantage à la contestation, à la critique de la vénération mariale, etc. “En fait, les Focolari donnent la première place au Christ, comme Marie… Et obéir par amour donne une liberté plus grande que d’être soumis à sa liberté personnelle”.

Aujourd’hui, le religieux fribourgeois appartient à la branche religieuse des Focolari. Grâce à ces derniers, il a redécouvert les fondements de sa propre famille spirituelle. “La simplicité de l’enfant de Bethléem, c’est notre modèle. Avec l’amour du Père et la préférence pour les pauvres”.

Vivre comme Marie

Et l’Incarnation ?… “Noël, c’est l’Emmanuel, Dieu avec nous. C’est central pour nous, les Missionnaires de Bethléem. Que Dieu devienne chair, plus j’avance, plus cela me laisse bouche bée. C’est une grande joie, car Dieu est descendu au plus bas. Il est né pauvre, exilé, réfugié. C’est comme s’il nous disait: là où vous souffrez, j’y suis aussi”.

Aujourd’hui, le père accompagne spirituellement une douzaine de personnes. “Parfois, je ne sais pas trop que dire et je laisse le silence. Et les personnes trouvent les réponses d’elles-mêmes, confie-t-il. Chez les Focolari, j’ai beaucoup appris. Il ne s’agit pas de faire des dévotions mariales, par exemple, mais de vivre comme Marie dans son silence, son écoute profonde. Il ne s’agit pas de faire des exercices pieux, mais une vie à l’image de Marie”. Etre Marie… Comme un chemin d’Avent permanent.



Un rêve missionnaire

Né en 1937 à Engelberg, Joseph Kuster, issu d’une famille nombreuse, entre en 1957 au noviciat des Missionnaires de Bethléem. Son rêve? “Aller en Mandchourie”. Avec l’arrivée de Mao au pouvoir, le rêve échoue. A la fin de ses études, on lui demande d’enseigner le latin et le français au centre de formation des Missionnaires à Rebstein (SG). Il accepte, par obéissance. Finalement il part en Colombie en 1982. Il va y rester cinq ans, avant de revenir en Suisse. “J’ai mis deux ans à accepter mon retour ici”, avoue-t-il.

En 1984, il est nommé curé à Montet, dans la Broye, où il se rapproche des Focolari, présents sur la paroisse. Il y restera jusqu’en 1994. Aujourd’hui, il vit avec des confrères à Fribourg. Mais son aventure spirituelle avec le mouvement de Chiara Lubich se prolonge jusqu’à aujourd’hui.


Versione Italiana
Friburgo (Svizzera), 30.11.2018
I volti dell'attesa: padre Joseph Kuster della Società dei Missionari di Betlemme
di Bernard Litzler
Padre Joseph Kuster, 81 anni, è membro della Società dei Missionari di Betlemme. Un missionario sorridente, plasmato dalla spiritualità dei Focolari e dalla sua fondatrice Chiara Lubich.
Avvento, tempo dell'attesa ... Per padre Joseph Kuster, che nella sua casa sulla collina di Torry a Friburgo accoglie dei Missionari di Betlemme, l'attesa ha varie sfaccettature. Da una generazione di anziani cosa possiamo aspettarci? A pochi giorni di un'operazione al cuore, il religioso è in attesa che il suo ricovero in ospedale vada bene.
Ma questo aspetto della propria salute va ben oltre. Per una persona anziana, quando passano gli anni, cosa ci si aspetta? "L'incontro finale, ha detto, l'incontro con Colui che mi ha chiamato e ho potuto scegliere. So che mi accoglierà con il suo amore misericordioso, perché Cristo si è donato a me. Non ho nulla da temere da lui, nonostante le mie mancanze ''.
Padre Kuster è cresciuto con l'immagine di un "Dio-giudice che controlla". "Questo mi ha impedito di sentirmi davvero felice. Nel mio cuore c'era sempre un fondo di tristezza.”
Una notte senza dormire
Nel 1969, durante un incontro di religiosi, avverte che Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, lo rassicurava: "Dio ti ama infinitamente, immensamente''. In un momento di preghiera, Joseph Kuster è preso da un'esperienza sbalorditiva, come un lampo di luce. Capisce che Dio lo ama, infinitamente. Egli si china con gioia verso di lui: "Questa è l'unica notte ho passato insonne, ero così felice – confessa - sorridevo. Per me era come un secondo noviziato ... C'è stato davvero un prima e un dopo nella mia vita".
Un Dio che diventa carne! Più vado avanti, più questo mi lascerà senza parole".
Coloro che le sono vicini lo confermano: ora è sorridente. "I miei confratelli hanno ritenuto che questo fosse dovuto al fascino della Svizzera francese, dove mi ero appena trasferito". Perché la reputazione dei Focolarini, in quel tempo, non era buona. "Pensate: un movimento papista".
Obbedire per amore
Ma per Joseph Kuster, invece, i focolarini, "Foco" venivano detti, non era altro che "il Vangelo tradotto in vita." Perché durante la sua formazione, prima del Concilio Vaticano II, c’era un tempo di protesta, di critica della venerazione mariana, ecc. "In effetti, il Focolari mettevano al primo posto  Cristo, come Maria ... e- dicevano- obbedire per amore dona una libertà più grande ancora di quella personale, alla quale ti sei sottoposto".
Oggi, questo religioso di Friburgo appartiene alla branca religiosa dei Focolari. Grazie a questi, ha riscoperto le basi della sua stessa famiglia spirituale. "La semplicità del bambino di Betlemme che è il nostro modello, Dio amore e la scelta preferenziale per i poveri ".
Vivi come Maria
E l'incarnazione? ... "Il Natale è Emmanuele, Dio-con-noi. Questo è centrale per noi Missionari di Betlemme. Che Dio diventi carne! Più andrò avanti, più mi lascerà senza parole. È una grande gioia questa, perché Dio è sceso al livello più basso. È nato povero, esiliato, rifugiato. È come se ci stesse dicendo: dove soffri, lì ci sono anch'io. "
Oggi il padre accompagna spiritualmente una decina di persone. "A volte non so cosa dire loro e rimango in silenzio. E le persone trovano le risposte da sole. Tra i Focolarini ho imparato molto. Non si tratta di fare delle devozioni mariane, per esempio, ma di vivere come Maria, nel suo silenzio, nel suo ascolto profondo. Non si tratta di fare pii esercizi, ma di condurre una vita a immagine di Maria". Essere Mary ... Come un continuo cammino viaggio d'Avvento.
Un sogno missionario
Nato nel 1937 a Engelberg, Joseph Kuster, di famiglia numerosa, si unì ai novizi missionari di Betlemme nel 1957. Il suo sogno? "Andare in Manciuria". Con l'arrivo di Mao al potere, il sogno fallisce. Alla fine dei suoi studi, gli fu chiesto di insegnare latino e francese presso il Centro di formazione per missionari a Rebstein (SG). Accetta, per obbedienza. Alla fine, nel 1982si trasferì in Colombia. Vi rimase per cinque anni prima di tornare. "Ci sono voluti due anni prima di accettare di ritornare", ammette con rammarico.
Nel 1984 è stato nominato parroco a Montet, nella Broye, dove si è avvicinato di più ai Focolarini presenti nella parrocchia. Rimase lì fino al 1994. Oggi vive con i confratelli a Friburgo. Ma la sua avventura spirituale con il movimento di Chiara Lubich tutt’oggi continua.

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