martedì 18 dicembre 2018

Un ondata di vita


Palermo, 16 dicembre 2018


Un’ondata di vita promossa da sacerdoti consacrate e consacrati



Che splendido l’incontro quello dei religiosi l’estate scorsa a Roverè (Verona) con grandi novità, tra le quali la presenza di un gruppo di consacrate (fra cui una suora della mia parrocchia), quella di un gruppetto di giovani consacrati/e, che, pur essendo alloggiati in una località vicina, hanno avuto dei momenti comuni con noi. Poi, l’avvio ufficiale della rivista  Ekklesia, che fonde insieme le due attuali riviste Gens e Unità e Carismi, un progetto che è diventato una felice realtà. Da ultimo, ma primo per l’importanza, l’approfondimento di alcune pagine del Paradiso ’49 con una videoconferenza con Jésus Morán, copresidente del Movimento dei focolari!

Nel giugno scorso qui a Palermo un giovane ed entusiasta sacerdote del Burundi ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia, con un incoraggiante riconoscimento: “summa cum laude”. La sua tesi trattava della Chiesa burundese e la risposta che sta dando alle povertà indicate dal Concilio Vaticano II. Erano presenti molti della Parrocchia palermitana dove svolge il suo ministero ed altri del Movimento.
A metà luglio la visita al nuovo Vescovo di Cefalù, la mia diocesi di origine, è stata per lui l’occasione per intrattenersi in modo familiare con il Movimento dei Focolari della diocesi. Il fraterno abbraccio e l’impegno di ricordarci reciprocamente nella preghiera sugellava questo rapporto.

Un fatto importante, che ha lasciato il segno, è stata la splendida visita di Papa Francesco a Palermo, avvenuta verso la metà di settembre. Per noi fu l’inizio del nuovo Anno Sociale. In occasione del 25° del martirio del Beato Pino Puglisi noi sacerdoti, religiosi e consacrate ci siamo coinvolti nei preparativi e specialmente nella solenne e pur semplice Concelebrazione al Foro Italico e nella Cattedrale dove eravamo a pochi metri dall’altare con i seminaristi. I frequenti applausi al discorso del papa, la partecipazione così emozionante alle sue parole tanto esigenti, sono stati per noi momenti indimenticabili. 
 Successivamente abbiamo iniziato i nostri incontri mensili in focolare coi sacerdoti, religiosi e consacrate secondo un programma che si alternava: una volta sacerdoti e religiosi distinti, poi insieme con le consacrate. All’incontro di novembre eravamo in 14, fra cui due nuovi arrivati: uno del Madacascar e l’altro del Burchina Faso. In questo gruppo è passato anche un Diacono di rito greco-bizantino. Inoltre, si è parlato anche del programma di Sofia, del corso “Svegliate il mondo” e della rivista Ekklesia.
Attraverso le mie email periodiche raggiungiamo un’altra decina di religiosi e consacrati presenti anche delle diocesi vicine di Monreale, Trapani e Mazara del Vallo. Tanti altri venivano raggiunti con lettere personali congiunte a quelle periodiche, firmate da P. Vincenzo Ruggiero e dal sottoscritto. 
Tra le religiose del nostro gruppo sono avvenuti cambi e trasferimenti. Suor Salvatrice, ex Superiora Generale, è andata a Loppiano e Suor Caterina è partita per le Filippine.

Facendo visita con P. Vincenzo camilliano e a P. Angelo Grasso salesiano che sono a Marsala, abbiamo incontrato anche P. Salvino francescano conventuale del Centro P. Massimiliano Kolbe di Carini (PA). Ci siamo proposti di fare insieme qualche ritiro sulla Spiritualità di comunione ad alcune comunità religiose che lo hanno richiesto, e di lanciare qualche piccolo segnale che riguarda più direttamente il movimento dei religiosi.

Ma la realtà più significativa e più promettente, in riferimento all’Opera in loco, ci è sembrata l’evoluzione interna della comunità oblata di Palermo col suo sviluppo di ministero pastorale con i migranti. A fine settembre, infatti, è arrivato P. Adriano, con la sua grande esperienza missionaria e formativa svolta in Africa ed ora nominato Superiore della Comunità oblata di Palermo. Lui è l’Amministratore Parrocchiale della nuova Parrocchia di S. Nicola da Tolentino, collocata nel Centro Storico dove abita la gran parte dei migranti. Con lui abbiamo iniziato l’Anno Sociale, mettendo in programma alcuni giorni di verifica e di progettazione preceduti da mezza giornata di ritiro. Il clima della comunità religiosa è felicemente migliorato, grazie all’entusiasmo e all’impegno di tutti di vivere l’amore reciproco! Insieme e con lo stesso stile, stiamo mettendo le stesse basi nella Parrocchia a noi affidata, mentre la ristrutturazione della abitazione attigua, dove ci trasferiremo, è già a buon punto. Quindi, il passaggio dalla Parrocchia di periferia, dove eravamo presenti da 16 anni, a qui sarà effettuato a breve.
Intanto si lavora pastoralmente con tutta la parrocchia e con i vari gruppi etnici con un progetto armonico, in unità e distinzione, e in accordo con le vicine parrocchie gestite soprattutto da comunità religiose. Il Parroco di una Parrocchia vicina, che è presente nei nostri incontri in focolare, è particolarmente interessato a queste forme di collaborazione. Particolarmente contento di tutto questo è don Vito, un docente nella vicina Facoltà Teologica e collaboratore diretto del Vescovo! Un giovane oblato arrivato dello Sri Lanka, successore del precedente cappellano degli srilankesi, è felice del nostro progetto e, perciò, questa estate il nostro P. Sergio si è recato in Africa per favorire il dialogo tra alcuni vescovi del posto con la nostra diocesi di Palermo.
di Giovanni Fistaino 
Oblato di Maria Immacolata

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