martedì 21 novembre 2017

I giovani consacrati sono attratti dal Sinodo sui giovani

Roma (Alphonsianum),12 novembre 2017.

Anche la Vita consacrata

è chiamata a riflettere

sul Sinodo dei giovani


Nell’aula magna dell’Università alfonsiama consacrate e religiosi studenti delle diverse facoltà pontifice s’incontrano per conoscere e riflettere sul tema dei giovani: Fede e discernimento vocazionale. Il loro interesse si è concluso con un reale coinvolgimento. L’invito a ritrovarsi era partito da un gruppo di giovani religiosi che s’incontrano regolarmente, e vi ha aderito un folto gruppo di giovani studenti (ragazze e ragazzi consacrati) che studiano a Roma nel diversi Collegi romani.

P. Donato e Matilde
È stata una sorpresa anche per gli organizzatori che non si aspettavano di trovarsi davanti ad una sala dell’Università alfonsiana dove ordinariamente si svolgono la difesa delle tesi di dottorato, completamente gremita di giovani religiosi dei diversi paesi che attualmente studiano nel collegi romani. All’appuntamento suore e religiosi venivano in gruppo ed è stato un fenomeno sorprendente. La sala prevista in antecedenza non poteva contenerli e al momento del Break le vettovaglie erano insufficienti, ma ogni carenza e insufficienza è stata supplita dalla generosità della casa ospitante, cambiando immediatamente sala e ricorrendo alle provviste di chi vi alloggia.

Una breve panoramica dei giovani pervenuti ha rivelato che non erano italiani: quindi una internazionalità ben rappresentata, mentre l’Italia era presente, si e no, per il 7%. Oltre ai paesi di provenienza, anche le famiglie religiose rappresentate erano numerose. Roma offre questa pluralità così multiforme, ma prima d’ora non si sapeva come raggiungerli tutti.

 
Dietro a questa numerosa partecipazione c’è anche qualcosa di misterioso. «Da mesi – ha affermato p. Donato Cauzzo camilliano – pregavo per la buona riuscita di questo incontro ed è per me misterioso che dopo tanto lavoro a volte arrivano solo una quindicina di persone, mentre, invece, lavorando poco, ne arrivino tante».

Infatti, gli organizzatori sono rimasti scoccati e per loro era strano veder arrivare un gruppo così numeroso di giovani, venuti a conoscenza di questo incontro per vie impensate e a noi sconosciute, certamente diverse da quelle che normalmente si conoscono. Dio chiama in modo imprevisto e a noi spetta di tenere con gli occhi aperti per accoglierli tutti, specialmente se ci si trova di fronte all’imprevisto.
Il programma in generale si è svolto così: all’inizio è stata presentata brevemente un’esperienza di comunione di giovani consacrate e religiosi dei diversi carismi), chiedendo a Matilde dell’Italia e a
Daniel del Kenia di comunicare la loro esperienza e dire come sono arrivati a concretizzare la loro scelta di Dio e come l’Opera di Maria – Movimento dei Focolari li ha aiutati in questo. Il 90% di questi giovani non conoscevano il Movimento dei Focolari e le diverse iniziative che svolge. Solo dopo è avvenuta la presentazione di tutti in sala, ed infine la presentazione del Sinodo qui esposta.
Decisivo è stato l’argomento proposto dai vescovi sul Sinodo che ha attirato i Giovani: Fede e discernimento vocazionale. Nelle comunità religiose, ordinariamente non si parla di questo, perché si pensa che l’argomento non li riguardi e impegnerà i vescovi nel corso del loro Sinodo. I giovani, invece, hanno dimostrato interesse.

Sua Em. Card. Lorenzo Baldisseri
A esporre l’argomento era stata invitata Federica Vivian, la segretaria del cardinal Lorenzo Baldisseri, incaricato a presiedere la segreteria dei Vescovi per il Sinodo. La sua preparazione e competenza si sono rivelate inequivocabili, anche perché alle spalle ci sono anni di esperienza sui sinodi. Essa ha accolto l’invito, cosicché attraverso foto e filmati ha entusiasmato questi giovani religiosi su una realtà di cui erano ignari. Inoltre, a Rome vive Leticia, una ragazza brasiliana del Movimento Gen dei Focolari, esperta di mass-media. Lei è stata contattata e coinvolta da Federica Vivian per comunicare con i giovani attraverso i social. La sua presenza è stata per tutti una dimostrazione pratica e molto bella su come possono essere coinvolti i giovani in questa iniziativa ecclesiale.
Per tutti, poi, anche per i più esperti, è stato un vero aggiornamento ecclesiale. Lo dimostra il fatto che nel dialogo successivo qualcuno chiedeva come poter esserne coinvolti. Gli è stato suggerito con molta semplicità di scrivere al Cardinale per rendersi disponibile ed essere coinvolto nella preparazione e svolgimento del Sinodo. Quindi fu consegnato a lui e ad altri l’indirizzo per un primo contatto con la segreteria del Cardinale.

Quest’esperienza – è stato detto – non è una iniziativa sporadica, ma dietro c’è un continuità. A questo punto gli organizzatori hanno parlato delle iniziative che si tengono durate le vacanze natalizie e pasquali, informando che, chi è interessato, può lasciare i suoi riferimenti per essere poi contattato per tempo. L’incontro, iniziato con l’accoglienza intorno alle ore 15,00-15,30, è terminato, come previsto, intorno alle ore 18, …e di esso continuano ancora le risonanze positive.
In conclusione, si può ben dire che i giovani di oggi non amano più stare chiusi nelle loro case, ma amano stare insieme per conoscersi e sono attirati dal rapporto con gli altri e dalla reciproca comunione, ma soprattutto sono sensibili ai valori condivisi. E in questo il carisma dell’Unità dato da Dio a Chiara Lubich può essere di aiuto, perché è una opportunità ed ha una marcia in più. Quindi, non si deve esitare nel proporlo, basta avere come ampio obiettivo il bene della Chiesa.

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