venerdì 31 marzo 2017

Religiosi a Vienna: Note di un'unica sinfonia

Vienna, 13-17 febbraio 2017


14 famiglie carismatiche s’incontrano per incominciare un nuovo cammino insieme


Nel Dialog-Hotel di Vienna ebbe luogo l’incontro dei religiosi del Movimento dei Focolari. Il nome dell’Hotel che li ospita è significativamente indicato per esprimere le aspettative di questi 18 consacrati di 14 famiglie carismatiche di antica e recente fondazione. La loro età varia dai 35 agli 84 anni. Sono tutti attivamente coinvolti nella vita dell’Opera di Maria da diversi anni, qualcuno fin dagli anni ‘50.
Poi l’incontro programmato si svolge al Centro Mariapoli a Vienna. Questo è il primo incontro di religiosi della nuova zona Europa Centrale (DACH).
La città di Mozart e Strauss è l’ambiente culturale proficuo che fa da sfondo all’approfondimento del tema: Gesù crocifisso e abbandonato – Fondamento di una spiritualità della comunione. Il là viene dato da una conversazione di Chiara Lubich del 1971, contestualizzata e introdotta da Gusti Oggenfuss: “Gesù abbandonato e le croci dell’Opera di Maria”.
In un’ora di colloquio a tu per tu con Gesù, i singoli partecipanti riconsiderano e riconfermano la loro personale adesione a Colui che è radice e chiave dell’unità. 
I tre giorni di questo coinvolgente incontro (13-17 febbraio 2017) si caratterizzano per un continuo scambio di esperienze ed impressioni come altrettante note di quest’unica sinfonia. Molto indovinate le visite ai focolari femminili e maschili del Centrozona perché si sono rivelate come dei veri momenti di famiglia e di grande luce.
Il rapporto profondo di Klaus Hemmerle con Gesù crocifisso e abbandonato viene illustrato da Wolfgang Bader che fin da giovane ha avuto un contatto privilegiato con il futuro vescovo di Aquisgrana. Le note comuni emerse della comunione finale sono: gratitudine a Dio, impegno nel riconoscere il volto dell’Abbandonato nella vita quotidiana e consapevolezza di essere solo all’inizio. Si riparte da questi tre punti per fare un cammino insieme che s’inserisce nel concerto della vita di tante persone che in tutto il mondo, non solo apprezzano la musica dell’unità, ma anche s’impegnano a suonare la propria parte.
p. Theo Jansen ofmcap.

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