venerdì 4 maggio 2018

Monaci buddisti ospiti di “Casa Novo”

Albano Laziale. 
Centro dei Religiosi, 4 aprile 2018.

Un incontro fraterno tra i Monaci buddisti e i religiosi di “Casa Novo”


  Una grande gioia  ci ha invasi oggi per l’esperienza che stiamo facendo con i cinque monaci buddisti arrivati ieri dalla Tailandia nel focolare di “Casa Novo”. Da qualche giorno ci siamo dedicati all’accoglienza pe il loro prossimo arrivo, mettendoci tutta l’attenzione in modo che si sentissero “a casa”.

Dal momento che sono arrivati, visto che il viaggio è stato lungo ed avevano fame, li abbiamo accolti con una tavola imbandita e con possibilità di scelta. Si sono sentiti veramente a loro agio. Inoltre, oltre alle camere, abbiamo indicato loro la veranda piena di luce e attorniata dalla natura, dove loro possono pregare. Loro, però, sono andati subito in cappella per un momento di preghiera e hanno pregato perché Gesù ci dia tanta felicità.
La loro risposta alle nostre piccole attenzioni è stata, non solo di gradimento, ma in piena reciprocità in modo stupendo. Ci hanno chiamati, non solo fratelli, ma angeli (???), mettendoci in imbarazzo. Ci hanno anche spiegato che per il monaco buddista, che non mangia mai di fronte ad altre persone, il prendere cibo e stare con noi significava riconoscere che per loro noi eravamo fratelli e che Chiara era veramente la nostra mamma. Hanno detto che si sono sentiti in paradiso (scic), cioè pienamente a loro agio.

Questa mattina, dopo una notte di profondo riposo, grazie anche al silenzio che regna attorno la casa, e trovandosi di fronte ad una abbondante colazione, il monaco Luce Ardente ci ha spiegato che Chiara è nostra, di noi monaci e di voi religiosi, ma che non c’è un noi e un voi, ma un NOI pieno. Le sue parole sono state così belle che per noi è stata una vera meditazione, in piena sintonia con la spiritualità dell’unità alla luce del buddismo, e con i principi dell’arte di amare, del farsi uno, di una filosofia profonda e valida per tutti, del reciproco rispetto che sa amare fino in fondo, ma che sa anche rispettare i confini dell’altro e che, tuttavia, lo accoglie pienamente senza barriere.
Questa esperienza, profondamente toccante e fatta a poche ore di distanza dal loro arrivo, ci dice che nel dialogo fraterno tutti i preconcetti e le barriere cadono e gli uni e gli altri partecipano immediatamente della stessa gioia.
Il monaco Luce Ardente, venuto insieme con un altro monco che dirige una trasmissione radio/video e altri tre più giovani, ha detto che, se avrà l’occasione di salutare il Papa, gli dirà che loro sono buddisti del Movimento dei Focolari, e di questo tutti loro ne sono pienamente convinti.
Ringraziamo Dio per questo momento speciale.
 
Mariano Steffan
 



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