Manaus (Brasile), 10 febbraio 2017.
Il governo dell'Amazzonia ha dato ad un cappuccino italiano l'onorificenza di cittadino
Oggi,
10 febbario 2017, fra Gino Alberati, nell’aula dell´assemblea legislativa del
governo di Manaus, ha ricevuto il titolo di cittadino amazzonense, una
onorificenza meritata per i suoi 47 anni di missione spesi a beneficio della
gente dell’Amazzonia in Brasile. Fra Gino Alberati, un autentico ed infaticabile cappuccino, ha avuto una vocazione innata al missionario e ha colto e vissuto con vero spirito la spiritualità dell'unità che caratterizza il Movimento dei Focolari. Il deputato José Ricardo Wending, impegnato
nel gruppo di politici che promuovono il movimento politico per l'unitá che trae ispirazione proprio da questo movimento, è il principale artefice di questa alta e significativa
onorificenza.
Il
momento del conferimento è stato molto bello e si è svolto in modo semplice e
fraterno. Infatti, sono spontaneamente saltate le etichette di protocollo proprio
per questo clima di fraternità. Nel suo “discorso”, privo di rigida ufficialità,
il piccolo fratello fra Gino ha sottolineato la sua vocazione alla fraternità
universale, nota che fa parte del suo essere un figlio di san Francesco d’Assisi
ed ha dato veramente il senso semplice e profondo del carisma dell’unità
ricevuto da Chiara Lubich quand’era giovane frate in partenza per il Brasile.
Questi
47 anni vissuti in quelle terre hanno dimostrato e confermato con l’esperienza
quanto ha detto, tutto avvalorato dalla sua bella voce tenorile, che non è mai
mancata e risuonava anche in mezzo alle foreste amazzoniche e che è risuonata
anche qui in quest’aula, perché ha cantato l´Ave Maria tra la commozione di
tutti i presenti. Oltre alle autorità civili e religiose, tra la folla era
presente un folto gruppo di confratelli cappuccini e alcuni membri dell’Opera
di Maria, tra cui Fabiano responsabile del focolare.
Questo stringersi attorno
a fra Gino in questo momento particolare, era per lui una garanzia che
confermava il clima di gioia evangelica che esprimeva la presenza di Gesù, che
si avverte quando due o più sono riuniti nel suo nome.
Nei vari interventi che si sono succeduti si sottolineava il servizio
prezioso della Chiesa attraverso i suoi missionari, non solo nell’evangelizzazione,
ma soprattutto per l’amore concreto al prossimo nell´area della promozione umana,
soprattutto nell’educazione e prevenzione della salute, oggi così fragile e
minacciata in queste terre. (Pedro Facci)
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