giovedì 8 dicembre 2016

Religiosi della zona italiana s'incontrano

Sassone (Roma), 6 – 10 novembre 2016


INCONTRO DEI RELIGIOSI ITALIANI



“IL CARMELO” la grande casa per incontri dei Carmelitani dell’Antica Osservanza, dal 6 al 10 novembre, ha ospitato sessanta religiosi dell’Opera di Maria, riuniti per il nostro convegno dell’anno sociale 2016-17.
Eravamo di 27 ordini e congregazioni diverse e si è creato subito un clima festoso di “rimpatriata” visto che quasi tuti ormai da molti anni ci ritroviamo in questo tipo di raduni. Al senso di famiglia ha contribuito anche un PowerPoint che ha reso presenti i nostri religiosi scomparsi nell’ultima anno sociale.
La novità di quest’anno è che si trattava di un incontro dei religiosi provenienti dalla nuova zona Italia: c’erano rappresentanti di 18 delle 22 zonette che la costituiscono, incluso P. Salvatore Reino che è venuto dall’Albania. E’ stato il primo incontro coordinato dal “Centretto” per l’Italia (P. Armando Ceccarelli, P. Paolo Baldisserotto, P. Maurizio Verlezza, P. Pasquale Castrilli e p. Antonio Porcellato) con la presenza attenta di P. Egidio Canil, dal Centro dei Religiosi.


IL TEMA DELL’ANNO

Abbiamo approfondito il tema dell’anno: “Gesù Abbandonato, finestra di Dio e dell’umanità”, non solo ascoltando una conversazione di Chiara del 1972 (I vestiti di Gesù Abbandonato) e la presentazione fatta da Emmaus ai delegati delle varie zone, ma ampliando questa realtà con alcuni testi del “Paradiso 49. che a tre riprese P. Fabio Ciardi ci ha fatto gustare e penetrare nell’anima.
In sintonia con gli altri incontri di aggiornamento per tutta l’Opera, abbiamo avuto l’occasione di approfondire a livello teologico il mistero pasquale nella prospettiva del “Paradiso 49”. Abbiamo inserito nel programma anche il tema della Riforma della Chiesa alla luce di G.A. e di Papa Francesco. P. Carlos Andrade ci ha aperto prospettive di teologia e di pastorale molto apprezzate e stimolanti (cf il testo “Eredità del Risorto”), mentre Francisco, focolarino uruguayano, ha approfondito ulteriormente la riflessione teologico/spirituale su “Gesù Abbandonato vero riformatore”, con una presentazione visiva di testi del Paradiso, preparata insieme con Renate sua collega nel Centro Studi e Cultura del Movimento dei Focolari.

SEI LABORATORI SIGNIFICATIVI

Una novità di quest’anno sono stati dei laboratori in gruppo in cui alcuni di noi hanno presentato la loro esperienza di Gesù Abbandonato nella nostra società: le famiglie separate, le nostre case per i confratelli ammalati e anziani; l’accompagnamento umano e spirituale di persone in difficoltà; i migranti; il carcere e la lotta per la pace e contro il commercio di armi. Per l’impegno nel carcere sono venuti anche alcuni volontari che operano con P. Gianfrancesco Bagnulo; per la pace e la lotta contro il commercio delle armi anche il focolarino sposato, Carlo Cefaloni. Sono stati momenti intensi e stimolanti in cui abbiamo condiviso come l’ideale dell’unità spinge i nostri carismi ad affrontare in maniera innovativa e profonda le grandi sofferenze dell’umanità.

COLLABORAZIONE STRETTA CON TUTTA L’OPERA DI MARIA

Un altro aspetto metodologico molto presente è stata l’apertura a tutta l’Opera e alla collaborazione con le persone della varie diramazioni. Così il primo giorno, Rosalba Poli e Andrea Goller, i due delegati per l’Italia, accompagnati da Sheila e Antonio, ambedue membri dei rispettivi consigli, sono venuti a presentarci il cammino già in atto, le criticità e le prospettive della zona Italia. Nel secondo giorno, parlando del dialogo interreligioso, Guénaël, una focolarina del centro per il dialogo ha intrecciato la sua recente esperienza in Algeria di dialogo con l’Islam con quella ventennale di P. Egidio Canil a nello Spirito di Assisi. Un momento molto interessante e di grande apertura: veniva in evidenza che alla base di tutto c’è sempre l’impostazione dei rapporti con le persone sulla base dell’amicizia, del rispetto e della fiducia reciproca.

NUOVE PROSPETTIVE APERTE DAL CENTRO INTERNAZIONALE DEI RELIGIOSI

Anche l’incontro con P. Salvo e altri quattro membri del nostro Centro Internazionale è stato ricco e stimolante. Sono emerse due urgenze: quella dei Giovani Religiosi e delle nuove generazioni e quella del nostro rapporto con le Religiose e con le molteplici espressioni dei loro carismi. Inoltre parlando del Movimento dei Religiosi è venuta in luce lì esperienza delle Famiglie carismatiche, dove la condivisione dei carismi include profondamente Religiosi/e e laici/che. Questo significa anche comunione e collaborazione con le religiose e i laici che li condividono con noi. Ma qui lo sguardo ha abbracciato tanti temi sia a livello Italia, sia al di là dei nostri confini, specialmente in Asia e Africa.
Giovedì 10 ci siamo lasciati con degli appuntamenti da preparare come il convegno dei giovani religiosi/e a Loppiano dal 27 al 31 dicembre prossimi, i prossimi appuntamenti estivi, la collaborazione di ogni zonetta per mandare esperienze alla nostra rivista “Unità e Carismi”. Abbiamo raccolto anche la sfida di saper rimodulare i nostri raduni per favorire la partecipazione attiva e effettiva della fascia dei quarantenni e cinquantenni, meno presenti in questo nostro incontro.
Uno di noi diceva: “Mai come questa volta mi porto via, - mi sembra in maturità - non tante cose ma una sola: aver percepito, con l’intelligenza, il cuore e la volontà che il frutto che è l’Unità, qualsiasi unità, e cioè Lui , passa solo abbracciando G.A. da riconoscere, chiamare e scegliere sempre finché diventa quasi abitudine.
Siamo partiti da Sassone contenti, con un’esperienza di amicizia e comunione profonda, con una rinnovata unione con Dio, scegliendo ancora una volta lo Sposo della nostra anima, che ci fa andare per il mondo testimoni dei nostri carismi, perché tutti siano uno.

A cura di Antonio Porcellato, SMA 

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