Gesù crocifisso e risorto via alla comunione con
Dio e fra noi
Corso di formazione spirituale
Premessa
Dopo una bella esperienza d’incontro
con giovani religiosi alla “Casa del lago” di Castelgandolfo in aprile, il
Centro dei Religiosi, attraverso il suo incaricato p. Donato Cauzzo Camilliano,
ha programmato un altro incontro dopo Natale dal 28 al 30 dicembre. La risposta di
adesione a questo incontro si è fatta attendere, ma alla fine vi hanno aderito 31 persone. È
stato sicuramente un altro passo sulla strada della crescente comunione fra i
consacrati.
Un programma coinvolgente, non solo per
le consacrate e i religiosi partecipanti, ma anche per i residenti di Loppiano.
Ecco cosa ci scrivono dopo aver trascorso questo primo giorno:
Dalla
loro e-mail
Siamo
contenti di come si è avviato il nostro incontro e ci aspettiamo che nei
prossimi giorni l'unità cresca sempre di più.
Siamo
circa 31 religiosi e religiose di diversi istituti e diversi paesi tra i quali
Messico, Ecuador, Italia, Korea, Filippine, diversi paesi dell'Africa… Fin da
quando siamo arrivati si è creato tra di noi un bel clima di spontanea
condivisione.
Come
da programma, il nostro primo appuntamento prevedeva un momento di preghiera fatta
insieme nelle diverse case che ci ospitano. Poi, subito in sala dove,
presentandoci, ci siamo maggiormente conosciuti tra di noi e abbiamo ascoltato
alcuni video messaggi di altri giovani religiosi uniti a noi, che non potevano
essere presenti.
Successivamente,
abbiamo cercato di conoscere la città di Loppiano che ci ospita, invitando alcune
focolarine e una famiglia che ci hanno raccontato come testimoniano l’amore di
Dio vivendo qui. È stato per noi interessante, perché nei momenti di condivisione
di gruppo molti hanno detto di essere stati colpiti da queste esperienze,
specialmente da quella raccontata dalla famiglia.
Nel
pomeriggio ci siamo introdotti nella spiritualità di comunione e abbiamo colto l'importanza
che essa ha oggi per la Chiesa, e quanta importanza le attribuisce. Nelle
esperienze dei religiosi della Claritas
e della consacrate di Casa Emmaus
abbiamo visto come in concreto questa spiritualità può essere vissuta.
Ogni
momento della giornata è stato vissuto in un clima di famiglia, accentuando il
fatto che non siamo qui tanto per imparare dei contenuti teorici, ma per fare prima
di tutto un’esperienza di comunione. Per cui ogni momento, nel gruppo, nelle
pause, nelle passeggiate e nei pasti, è un’occasione per parlarci e condividere
la nostra vita.
Non
ci sentiamo legati nemmeno al programma stesso, ma, con elasticità, siamo pronti
ad ascoltare le richieste di tutti e a lasciarci guidare da quello che
la volontà di Dio ci suggerisce. Così, è nata, per esempio, l'esigenza di
pregare insieme e non più nelle case che ci ospitano.
Vi
salutiamo con gioia e in unità!
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